Rugby – Guinness PRO14, verso Zebre-Southern Kings: le impressioni di coach Bradley

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Le impressioni di coach Bradley e capitan Castello in vista della sfida ai Southern Kings

Archiviata la prima delle due trasferte consecutive in Sudafrica, le Zebre ieri hanno lasciato Bloemfontein arrivando sull’Oceano Indiano a Port Elizabeth, la sede della sfida valida per quarto turno del Guinness PRO14.

Sabato prossimo 23 Settembre Castello e compagni saranno ospitati dai Southern Kings dell’ex Andries Van Schalkwyk al Nelson Mandela Bay; calcio d’inizio alle 19.35 nella prima sfida tra le due squadre che non figurano nello stesso girone del nuovo torneo celtico.

Al termine del match di sabato scorso perso dai bianconeri 54-39 contro i sudafricani Cheetahs, l’head coach delle Zebre Michael Bradley ha incontrato la stampa presente al Toyota Stadium rilasciando queste dichiarazioni :”Prima di tutto ci tengo a dire che é stata una bella giornata di rugby, un evento costruito bene in un impianto dove è un piacere giocare. I Cheetahs hanno giocato bene, anche le Zebre hanno giocato bene: è stata una bella esperienza di rugby anche se purtroppo non abbiamo vinto la gara”

L’irlandese, alla guida delle Zebre da questa stagione, ha poi spiegato la nuova filosofia di gioco della franchigia di base a Parma :”Ho detto più volte prima di questa gara gara che il nostro obiettivo tecnico è quello di creare un diverso stile di gioco rispetto a quello che la squadra era abituata fino all’anno scorso: stiamo cercando di sviluppare al massimo il bagaglio di tecnica individuale degli atleti. Nelle prime gare di questo torneo abbiamo concesso troppi falli e turn-over ai nostri avversari: possiamo fare sicuramente meglio e ne siamo tutti certi. Ma è palese il miglioramento su questo aspetto tecnico tra la prima gara contro gli Ospreys e quella di sabato sera contro i Cheetahs”.

L’ex capitano ed head coach dell’Irlanda ha poi fatto un’attenta disamina della gara, che ha visto le Zebre segnare cinque mete ma uscire sconfitte davanti ai 25.000 del Toyota Stadium :”Siamo amareggiati per i due cartellini gialli ricevuti: in quei 20 minuti i sudafricani ci hanno segnato quattro mete. In particolare il giallo a Sisi ha girato la partita: le Zebre erano in vantaggio e fiduciose dei loro mezzi fino al 27°, coi Cheetahs un po’ frustrati rispetto alle alte aspettative verso il loro esordio casalingo nel Guinness PRO14.  Penso che le due squadre si equivalessero in campo: questi cartellini hanno deciso la gara”.

Il focus di coach Bradley è poi passato alla prossima sfida di Port Elizabeth :”Leinster sabato scorso ha vinto contro i Kings mettendo in campo una formazione d’assoluto livello; noi non siamo a quel livello. Dovremo scendere in campo al Nelson Mandela Bay con la stessa attitudine di oggi perché ci aspetterà una grande battaglia. Ciò che conterà sarà il risultato, non il punteggio. Dovremo essere bravi ad essere dalla parte giusta delle decisioni arbitrali nei momenti chiave: contro i Cheetahs purtroppo non lo siamo stati. Abbiamo sicuramente la possibilità di vincere a Port Elizabeth, ma dovremo guadagnare sul campo la vittoria”.

Per finire l’head coach del XV del Nord-Ovest ha voluto ringraziare i due sudafricani delle Zebre Rugby :”Meyer e soprattutto Minnie ci hanno aiutato nel conoscere meglio la cultura sudafricana e la cultura ovale sudafricana, già da tante settimane. In particolare Derick ha tanti amici anche a Port Elizabeth dove sta organizzando diverse attività nei momenti liberi della squadra, tra cui anche momenti in cui poter apprezzare la cultura di questo paese. E’ bello per noi essere qui in Sudafrica, conoscere tante nuove persone e culture e confrontarsi nel rugby”.

In conferenza spazio anche al capitano bianconero Tommaso Castello :”Stiamo cercando di sviluppare un rugby più espansivo rispetto al passato. Abbiamo fatto buone cose, bei breaks della linea difensiva dei Cheetahs ma a volte i nostri sostegni non sono stati così accurati facendoci perdere alcuni possessi per tenuto. Su questo aspetto dobbiamo sicuramente migliorare. Non avevo mai giocato contro una sudafricana: in campo ho visto una squadra tosta da affrontare, molto fisica. Ci hanno fatto correre molto sul campo e hanno giocato bene, superandoci. Non penso che l’altitudine di Bloemfontein sia stata un fattore negativo per noi in campo. Non vedo l’ora di affrontare i Southern Kings sabato prossimo per confrontarmi magari con una cultura diversa del rugby sudafricano”.

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