Mondiali di Bergen, Beppe Saronni svela: “i vincitori della maglia iridata? Ecco quali sono”

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Beppe Saronni della UAE Team Emirates svela chi potrebbe vincere la maglia iridata nella corsa élite valida per i Mondiali di Bergen

Beppe Saronni, General Manager della UAE Team Emirates, compie 60 anni. L’ex corridore dopo un fine 2016 turbolento può guardare al futuro con gioia. L’Uae Team Emirates ha disputato un’ottima stagione con Diego Ulissi, Louis Meintjes, Matej Mohoric, Jan PolancAlberto Rui Costa vincendo gare prestigiose.

LaPresse\Fabrizio Delmati

Il campione del mondo di Goodwood nel 1982 però prima di diventare ciclista era un tecnico della Olivetti. Beppe Saronni ha svelato questo retroscena: “avevo fatto corsi di aggiornamento a Ivrea, e poi ho lavorato, fino al 1976, in uno dei loro negozi a Castellanza negli anni in cui c’era il passaggio dalle macchine meccaniche a quelle elettroniche. Riparazioni, manutenzioni. Era interessante, piacevole. Ma poi la bici ha sorpassato tutto – ha dichiarato il general manager della UAE Team Emirates come riportato da La Gazzetta dello Sport -. Faceva già parte della storia della mia famiglia. Tutti erano appassionati. Io avevo cominciato con la corsa campestre, ma sentivo di più il ciclismo. Le prime gare le facevo con il mio fratello maggiore e con gli amici. Il giro dell’isolato. Li battevo. E per un ragazzino non c’era soddisfazione maggiore”.

 

 

Beppe Saronni ha ripercorso la carriera da corridore: “ero considerato ‘soltanto’ un corridore veloce. Ma io sentivo di poter andare oltre. Così il primo episodio chiave è stato il Laigueglia 1977. Ero passato pro’ con la Scic e i ‘vecchi’ del team, tipo Panizza e Baronchelli, mi vollero mettere alla frusta in allenamento. Solo che in salita li staccai. Alla riunione prima della gara, si assegnarono i ruoli – ha proseguito -. A me dissero ‘fai quello che puoi, magari una volta la salita, poi se vuoi rientrare in albergo. Non dissi niente ma pensai ‘ Io mi ritiro? Quando mai? Cosa stanno dicendo?’ Andò a finire che arrivai secondo, battuto solo da Freddy Maertens che era in maglia iridata. La crono di San Marino al Giro del 1979. Neppure io avrei scommesso su di me, forse. Eppure battei Moser e tutti gli altri. Un’impresa. Capii che le salite pedalabili, da fare con forza e potenza, erano le mie salite. Un cambio che mi ha fatto mutare dimensione, fino ad arrivare a vincere 2 volte il Giro d’Italia. Fossi rimasto solo un corridore veloce, non sarei entrato in un certo pantheon del ciclismo”.

 

LaPresse\Delmati

Il Mondiale di Bergen sarà molto difficile e complicato dalle condizioni climatiche. Beppe Saronni ha svelato i suoi tre possibili vincitori: “spero vada bene un italiano. Forse Trentin è quello che va più forte. Poi il solito Sagan. E, per convenienza… tifo un po’ per Kristoff”.

 

 

 

 

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