F1, Jarno Trulli difende la Ferrari: “Vettel sconsiderato? Vi dico io cosa è successo…”

SportFair

Intervenuto a Tutti Convocati, Jarno Trulli ha parlato dell’incidente occorso alle Ferrari a Singapore, sottolineando come non si senta di attribuire le colpe a Vettel

Incidente di gara, così è stata catalogata la carambola avvenuta al via del Gp di Singapore tra Vettel, Raikkonen e Verstappen. Nessuna colpa formale, solo la consapevolezza da parte di Seb di aver, salvo miracoli, gettato via il titolo mondiale.

LaPresse/Photo4

Mancano ancora sei gare certo, ma pensare di recuperare 28 punti ad un Hamilton così perfetto è davvero un esercizio molto complicato. Non è dello stesso avviso Jarno Trulli, convinto come ancora tutto sia aperto: “non dobbiamo cercare responsabilità ma analizzare i fatti, e i fatti sono molto chiari – le parole di TrulliTutti Convocati su Radio 24  Raikkonen, che è stato quello che è partito meglio, si è infilato tranquillamente alla sinistra di Verstappen, il quale è partito meglio di Vettel e quindi con il muso si è andato ad infilare alla sinistra del tedesco. Vettel non ha fatto una manovra sconsiderata, perché in partenza normalmente si va sempre a cercare l’interno dopo la partenza per evitare che magari qualcuno si vada ad infilare con il muso proprio alla fine e ti tocchi e ti butti fuori.

LaPresse/Photo4

Quindi Vettel è partito e poi si è spostato verso sinistra. È vero che il tutto è avvenuto per colpa di Vettel che ha cambiato traiettoria andando verso Verstappen, il quale per una volta tanto non c’entra nulla, non poteva andare da nessuna parte, poteva stare solo li come un salame in mezzo al panino. Raikkonen ancor meno, era quello partito meglio e andava forte e li avrebbe passati a tutti e due. All’interno dell’abitacolo Vettel non aveva la possibilità di sapere esattamente dove era Verstappen, e la stessa cosa accadeva per Verstappen, perché con le attuali monoposto di Formula 1 la visuale è molto limitata, perché con questi sistemi di sicurezza abbiamo il casco avvolto all’interno dell’abitacolo, quindi una macchina non la vedi finché non la vedi tutta completamente al tuo fianco.

LaPresse/Photo4

L’unica visuale che poteva avere Vettel era quella dello specchietto retrovisore, ma che guarda dietro. È stata una dinamica di gara purtroppo molto sfortunata per la Ferrari perché ha portato all’esclusione di tre piloti, se proprio vogliamo responsabilizzare un pilota più di un altro dobbiamo dire che Vettel magari poteva fare quella manovra in maniera più adeguata, più tranquilla. Lui si sposta come tutti si sarebbero spostati per andare a cercare l’interno ma purtroppo invece che l’interno ha trovato li la ruota di Verstappen che era in mezzo con Raikkonen e che non si poteva spostare, l’incidente a quel punto era inevitabile“.

LaPresse/Photo4

Hamilton adesso guida con 28 punti di vantaggio su Vettel, per Trulli però non è finita: “i mondiali si vincono alla fine, non adesso. Mancano ancora 6 gare, e le percentuali di rimonta sono molto più alte di una volta perché oggi ci sono 25 punti in palio per la vittoria, uno zero in casella, sappiamo che può succedere. Finora ha pagato Vettel, ma vediamo se Hamilton paga dazio anche lui. Il mondiale è estremamente equilibrato, la differenza è di 28 punti, è chiaro che oggi sembrano tanti, ma stiamo attenti basta un passo falso della Mercedes e la Ferrari è di nuovo là con Vettel. Andiamo avanti, analizziamo le prossime gare, vediamo dove la Ferrari può dominare di nuovo, dove Vettel può vincere in pista sotto la bandiera a scacchi.

LaPresse/Photo4

Senza pensare ai se, ai ma. Andiamo a vedere le capacità della Ferrari, poi è chiaro che un po’ di fortuna te la devi andare a cercare. Ci possiamo aspettare di tutto da questa Ferrari, abbiamo visto che è arrivata competitiva dove non ce l’aspettavamo e magari meno dove invece era attesa come Monza. Nulla è perso, ci sono ancora 6 gare e la storia dice che fino alla bandiera a scacchi dell’ultima gara non si può mai dire mai“.

Condividi