Buffon a testa alta, il capitano difende la Juventus: “siamo ammaccati, ma nel primo tempo di Barcellona…”

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Gigi Buffon ha parlato dopo la sconfitta della Juventus subita a Barcellona, facendo da scudo per i propri compagni

Migliorare nel capire le fasi della partita, soprattutto in riferimento all’avversario che si sta affrontando“: questo e’ cio’ che Gianluigi Buffon auspica per la Juventus, come ha raccontato oggi in una serie di interviste alla stampa, riportate dal sito bianconero. Si parte dalla sconfitta di Barcellona rivista a freddo.

Higuain
LaPresse/EFE

Siamo un po’ ammaccati, come e’ normale che sia – sottolinea -. Per chi e’ abituato a vincere e ad essere protagonista in positivo in gran parte delle proprie partita, arrivare da una trasferta cosi’ e’ sicuramente un qualcosa che infastidisce, pero’ e’ una cosa positiva che si provi questo sentimento e le squadre forti e gli uomini forti devono dimostrare di esserlo quando superano le difficolta’. Col mister abbiamo visto le immagini delle fasi salienti del match, analizzando sotto il profilo tecnico e tattico la partita come si fa sempre. Abbiamo giocato contro una grande squadra e abbiamo perso male, ma se si analizza in maniera lucida la gara credo che si possa dire che sia stato un risultato troppo pesante per il tipo di gara che abbiamo fatto, almeno per sessanta minuti. Questo ci ha insegnato ancora una volta che se si vuole fare gara alla pari, o cercare di vincere, con quelle tre o quattro squadre al mondo che obiettivamente hanno quei valori singoli e di squadra che sono superiori ai nostri, per noi e’ imprescindibile mantenere una certa compattezza e densita’ tra le linee, oltre a una certa ferocia“.

LaPresse/EFE

In svantaggio la Juve ha perso lucidita’ le maglie si sono allargate “perche’ avremmo voluto recuperare il risultato e abbiamo prestato il fianco agli avversari: purtroppo contro squadre cosi’ non te lo puoi permettere, devi essere sempre lucido, avere la forza mentale per rimanere in partita e sapere che devi soffrire anche se sei in svantaggio perche’ alla fine la palla gol te la concedono sempre e devi essere bravo a sfruttarla“. Per la prima volta Lionel Messi lo ha battuto: “Non dico che fosse inevitabile, pero’, considerata la frequenza con la quale segna, gia’ aver fatto quattro partite senza aver preso gol da lui era stato un piccolo record – spiega Buffon -.

Pjanic
LaPresse/EFE

Quando ci giochi contro e vedi la cattiveria e la rabbia con la quale fa determinati movimenti, con la quale prepara il tiro e scaglia il pallone, capisci che si tratta di un giocatore di un’altra categoria. Quando calcia uno come lui o come Cristiano Ronaldo, ti accorgi che il peso della palla e’ diverso rispetto a quella calciata da un giocatore ‘normale’: a fine partita gli ho fatto i complimenti con grande sportivita’. Noi della Juve che abbiamo avuto spesso la fortuna di giocare contro campioni del genere, dobbiamo capire che cosa significa davvero affrontarli: spesso in Italia non abbiamo davvero la percezione dei livelli“.

Dybala Juventus
LaPresse/Fabio Ferrari

Dybala e’ apparso appannato al Camp Nou: “Gia’ l’anno scorso avevo classificato Dybala tra i primi cinque nel mondo, e in certi momenti non avrebbe sfigurato neanche tra i primi tre. Confermo questo giudizio su di lui, al di la’ del fatto che uno possa fare un po’ meglio o un po’ peggio nella singola partita, soprattutto considerato che a Barcellona la Juve in toto non ha brillato e non gli ha permesso di sfoderare la migliore delle prestazioni. Con la continuita’ di rendimento che ha dimostrato in questo anno e mezzo, credo – dice ancora il numero 1 bianconero – che si sia meritato la grande attenzione. Siccome ho giocato con e contro tanti grandi giocatori, posso dire che Paulo fa parte della cerchia dei grandi campioni“.

Chiellini Higuain
LaPresse/Reuters

Detto che Bentancurnon e’ assolutamente una sorpresa per noi che lo vediamo tutti i giorni“, Buffon spiega che “mi fa molto piacere vedere che Higuain non accetti di perdere, che non accetti di vedere se stesso e la Juve non riuscire ad esprimersi al massimo delle proprie potenzialita’. Questo mi piace, perche’ solo attraverso questi passaggi uno puo’ cercare di migliorarsi e portare qualcosa di diverso e costruttivo per se stesso e per la squadra“. Ora bisogna mettere la sconfitta del Camp Nou alle spalle per ripartire prima possibile: “Perdere a Barcellona ci sta, e’ quel genere di partite che si possono perdere – ribatte Buffon -.

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La Juve del primo tempo, che ha messo in campo determinate qualita’, e’ una Juve che fa gara con tutti, col Barcellona, col Real Madrid, col Bayern Monaco. Quella del secondo tempo, che per ambizione e impeto di voler recuperare la partita, apre cosi’ tanto le proprie maglie, invece e’ una Juve che perde inevitabilmente queste partite. La nostra colpa e’ stata non aver capito nel secondo tempo che avremmo dovuto continuare a fare, come aveva detto il mister, tutto quello che avevamo fatto nel primo tempo. La partita di domenica col Sassuolo ci servira’ per ripartire con rinnovata fiducia, compattezza e tempra da Juve“.

LaPresse/Francesca Soli

Per Buffon non c’e’ alcun allarme difesa perche’, ricorda, “tutti gli anni la Juve all’inizio prende gol: un po’ dipende dal calendario, un po’ dal fatto che cambiando determinati giocatori la fase difensiva debba essere migliorata. Quando non hai ancora un equilibrio stabile, e’ normale che si rischi di subire di piu’, soprattutto se giochi contro gente come Messi, Suarez e Iniesta. Sicuramente, pero’, nella fase difensiva dobbiamo trovare un equilibrio e una solidita’ diversa se vogliamo ambire ad essere protagonisti in Italia e anche in Europa: per noi la forza difensiva e’ imprescindibile“. “Sono convinto e fiducioso: abbiamo un bel gruppo, un bello spogliatoio e una squadra forte, che ci permettera’ di essere protagonisti in Italia e, a certe condizioni, anche in Europa – sottolinea ancora -. Fra noi tre portieri c’e’ una grande sintonia e un gruppo di lavoro fantastico. La Juve ha mantenuto una straordinaria forza di squadra e nei singoli e’ anche migliorata, come qualita’ e quantita’. Quello che deve stimolare tutti noi e’ la capacita’ di saper soffrire e di leggere le partite, per capire cosa c’e’ da fare in determinati momenti. Se riuscissimo ad evolvere da questo punto di vista, faremmo un notevole passo in avanti”.

LaPresse/Garbuio

Che campionato sara’? “C’e’ un risveglio del calcio milanese, il Napoli continua a essere il Napoli, la Roma ha cambiato progetto tattico e probabilmente anche filosofia con l’avvento di un altro direttore sportivo. Le indicazioni dicono che sara’ un campionato equilibrato, poi lo vedremo alla fine… Del resto, anche l’anno scorso abbiamo vinto con meno punti di vantaggio rispetto agli anni precedenti“. (ITALPRESS)

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