A tutto Matuidi: “derby, Dybala e la Juventus… un anno dopo: le mie verità”

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Il centrocampista della Juventus Matuidi analizza la vittoria della Juventus nel derby con il Torino, il momento di Dybala e svela un retroscena

Matuidi
LaPresse/Marco Alpozzi

Juventus, Matuidi si confessa – “E’ stata una partita giocata bene dal primo al novantesimo minuto. Il derby dà sempre grandi motivazioni, e vincerlo ha un sapore particolare”. La prima stracittadina di Blaise Matuidi va in archivio con un 4-0 che la dice lunga sulla prestazione della Juventus. Il francese, ai microfoni di Sky Sport, sottolinea “il bel calcio” mostrato dai campioni d’Italia e pensa alla sfida di mercoledì in casa contro l’Olympiacos. “Abbiamo acquisito sicurezza e dobbiamo continuare così: sarà molto importante vincere in casa, anche se sappiamo che in Champions non ci sono partite facili”, ha spiegato l’ex Psg vicino alla Juve nel 2016, ma sbarcato soltanto quest’anno. “Avevo gà avuto contatti con la Juventus l’anno precedente, ma, per una serie di ragioni, il trasferimento non si era concretizzato. Come si dice: meglio tardi che mai, oggi sono qui, sono molto contento e spero di restare qui a lungo. Scegliere è’ stato naturale, perché la Juventus è un club di livello mondiale, una squadra che ha vinto tanto e che ha ancora tanto da vincere, e me ne avevano parlato tanto i compagni di Nazionale, come Evra e Pogba, oltre al mio ct Deschamps. Mi sto adattando bene, sono stato accolto nel migliore dei modi e sono orgoglioso di fare parte di questo gruppo. Capivo già un po’ di italiano e questo mi ha reso tutto più facile, anche per capire le indicazioni dell’allenatore e i consigli dei compagni”.

Matuidi
LaPresse/Marco Alpozzi

Juventus, Matuidi si confessa – Parla poco, corre tanto e si è già conquistato il suo spazio. “La cosa più importante non è parlare ma dimostrare ciò che si sa fare sul terreno di gioco e dare il massimo per la squadra. La mia vita è così, anche in famiglia con i miei bambini, credo che la semplicità sia la cosa più importante”, dice il francese che non ha problemi a giocare in un reparto a due o a tre: “non fa differenza: in carriera ho giocato a tre con le mie squadre di club e a due in Nazionale, la cosa piu’ importante e’ l’interpretazione del ruolo e la capacita’ di sapersi adattare. Ogni partita e’ differente, e l’adattamento tattico è importante, per potersi migliorare sempre”. Chiusura dedicata a due argentini, uno al massimo della forma, l’altro non ancora in condizione. “Dybala è un grande giocatore, uno dei migliori del mondo ed è una fortuna per noi avere un compagno cosi’ eccezionale: spero che possa continuare così – spiega Matuidi -. Higuain, come ogni attaccante, ha bisogno di segnare, ma fa parte della carriera di ogni calciatore avere dei momenti in cui si segna di meno. Sicuramente segnerà tanto anche questo stagione, aiutandoci a raggiungere i nostri obiettivi“. (ITALPRESS).

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