Dopo il rifiuto della FINA di far osservare un minuto di silenzio per le vittime dell’attentato di Barcellona, un ranista spagnolo ha dato vita ad una protesta silenziosa ma al tempo stesso clamorosa
Una protesta singolare ma al tempo stesso giustissima, messa in atto in maniera silenziosa e composta. Quanto successo ai Mondiali master di nuoto in corso di svolgimento a Budapest rappresenta una storia da raccontare che ha come protagonista Fernando Alvarez, un ranista spagnolo di Cadice che si è visto respingere dalla FINA e dal comitato organizzatore della rassegna iridata magiara la richiesta di osservare un minuto di silenzio per le vittime dell’attentato di Barcellona.
“Non c’è tempo da perdere” la pessima risposta degli organizzatori che ha spinto Fernando a fare di testa sua. Come? Rimanendo impassibile sul blocco di partenza nonostante lo start, osservando da solo quel minuto di silenzio richiesto per i propri connazionali. Non avrà di certo vinto la corsa, ma la sua sensibilità vale molto di più di una medaglia.
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— Noticias Bolivia (@BoliviaMundNews) 20 agosto 2017