F1, l’halo incombe e la Force India trema: guai in vista per il team indiano in vista del 2018

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Il  chief operating officer della Force India ha svelato come l’introduzione dell’halo possa comportare un ritardo nell’arrivo della monoposto del 2018

La Federazione non ha voluto sentire ragioni, rendendo obbligatorio l’halo a partire dalla prossima stagione. Una scelta dettata da motivi di sicurezza, quella resa nota qualche giorno fa dalla FIA che, nonostante le critiche avanzate da alcune squadre, ha fatto valere la propria autorità decidendo autonomamente.

Foto STUDIO COLOMBO PER FERRARI MEDIA/LaPresse

Una decisione, quella della Federazione, che comporterà delle conseguenze negative per la Force India secondo quanto riferito a Motorsport.com dallo chief operating officer Szafnauer. “Potrebbe comportare un ritardo nell’arrivo della monoposto del 2018. C’è un tempo prestabilito per disegnare e realizzare una monoscocca. Se viene superato questo limite allora tutta la produzione subirà dei ritardi. Al momento sembra che non saremo in grado di realizzare la vettura in tempo per i test“. Szafnauer sottolinea come l’Halo avrà un grande impatto nel design della monoscocca: “a seguito dell’incidente di Alex Wurz in Canada del 1998, abbiamo cambiato il disegno del rollhoop.

LaPresse/Photo4

Ricordo ancora il tempo speso per riuscire a realizzare questo componente in modo da poter passare i test. C’è voluto molto lavoro ed abbiamo impiegato molto tempo ogni volta che il progetto non era valido e toccava ridisegnarlo daccapo. L’unico aspetto positivo era dato dal fatto che, nel caso di un rollhop non conforme, avevi la possibilità di ridisegnare solo il singolo pezzo e non l’intera monoscocca. Se nel momento in cui l’Halo dovesse venire testato si evidenziasse un problema con il dispositivo e con la scocca, sarebbe un bel problema. E’ stata una scelta affrettata. Sarebbe stato meglio attendere un altro anno prima di obbligarne l’introduzione. L’unico modo per fermare questa decisione è un intervento da parte della FIA. Credo sia meglio studiare l’introduzione del dispositivo in maniera adeguata. Questo è l’unico modo per rinviare al 2019 l’adozione dell’Halo“.

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