Da un Lucas ad un altro: Leiva si presenta ai suoi nuovi compagni e tifosi ed accende la sfida alla Juventus

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Da Lucas Biglia a Lucas Leiva, la Lazio cambia a centrocampo ma non la qualità. Il brasiliano si presenta ai suoi nuovi tifosi e compagni

Va via Lucas Biglia, arriva Lucas Leiva. Via un argentino, ecco un brasiliano per il centrocampo della Lazio che punta forte sull’ex Liverpool che avrà il compito di non far rimpiangere un giocatore importante. È un onore per me presentare Lucas. All’inizio non credevo potesse mai arrivare, soprattutto per il legame che aveva con il Liverpool – le parole del ds Igli Tare in conferenza stampa -. Abbiamo sperato fino all’ultimo, sono molto onesto, che la storia tra Biglia e la Lazio potesse proseguire, ma percorrere strade diverse e’ la scelta migliore per entrambi. Ringrazio Biglia per ciò che ha fatto per noi. E’ stato un vero professionista e ha onorato la maglia, gli auguro le migliori fortune nella sua carriera. Leiva ha caratteristiche simili a quelle di Biglia, ma non le stesse. Ha nella sua indole la personalità e la leadership all’interno e all’esterno del terreno di gioco. Abbiamo fatto un grande acquisto e spero possa essere un punto di riferimento per tanti anni in questa società“.

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Da Tare allo stesso Leiva. “Sono onorato di essere qui, sono stato accolto al meglio da tutti i compagni. Il gruppo mi ha aiutato molto negli allenamenti, spero di fare bene”. In biancoceleste prende il posto di Biglia, ma al Liverpool ha raccolto l’eredita’ di un fuoriclasse come Steven Gerrard. “Il miglior calciatore ad aver mai giocato con i ‘reds’, io ho provato a fare il mio meglio per colmare la sua assenza, ma è  impossibile farlo”. Il sì alla Lazio è arrivato senza tentennamenti. “Ho deciso di venire per tanti motivi: in primis per la squadra che ha fatto molto bene lo scorso anno e che si è qualificata per l’Europa League. Ho avuto grandi informazioni riguardo al Club, dopo 10 anni in Inghilterra volevo una nuova esperienza. Ho pensato che la Lazio sarebbe potuta essere la scelta più giusta: non vedo l’ora di dare il meglio in biancoceleste come ho fatto al Liverpool, per proseguire al meglio qui la mia carriera. Ho sempre voluto giocare in Italia, quando ho avuto l’opportunità di farlo ho pensato che questa squadra potesse essere una nuova sfida da cogliere. Avere antenati italiani mi ha aiutato a prendere questa decisione: mio nonno mi parlava molto dell’Italia. Era il momento giusto per venire qui, per imparare di più del Paese e delle persone”.

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Premier e Serie A, non mancano le differenze calcistiche. “Qui c’e’ molta più tattica e ci sono tanti giocatori importanti. Sto imparando tanto dai miei compagni e dal mister, lui cerca la perfezione, prova a correggere ogni errore. Mi sento molto bene, ho lavorato duramente in ritiro. Ho giocato diverse gare amichevoli e voglio raggiungere la mia forma fisica migliore continuando a giocare”. Intanto si avvicina il primo impegno ufficiale che mette in palio il primo trofeo. “Domenica ci aspetta una grande gara, una finale: dobbiamo crederci, la squadra e’ molto positiva e possiamo provare a ottenere il primo trofeo della stagione. La Juventus e’ una delle squadre migliori in Europa, non c’è dubbio: giocheremo contro una grande squadra, ma noi abbiamo questa chance e dobbiamo essere positivi. Portiamo rispetto per la Juve, ma dovremo fare una gara perfetta per provare a vincere la sfida”.

Presentato anche un altro nuovo acquisto: Davide Di Gennaro. “La Lazio è una delle squadre più importanti in Italia e per me rappresenta una grande occasione, era un’opportunità troppo importante per me e non ho voluto ascoltare altre offerte. Sono stato accolto benissimo dai miei compagni. Ho avuto inizialmente difficoltà avendo saltato la prima parte del ritiro, ma tutti sono stati disponibili con me. Abbiamo lavorato benissimo sin dal primo giorno. È stato importante fin da subito capire le dinamiche della piazza e quello che il mister vuole da me”. Tare lo ha presentato come un giocatore duttile. “È riduttivo pensare a un solo ruolo: nasco trequartista, ma negli ultimi anni sono maturato fisicamente, caratterialmente e tatticamente come regista basso. La duttilità tattica deve essere un mio punto di forza per aiutare la squadra che e’ gia’ molto forte”. Domenica la sfida con la Juve che vale la Supercoppa.La Lazio deve sempre puntare alla vittoria, in ogni partita. La mentalità, da quel che ho visto, è quella del nostro allenatore: domenica incontreremo una grandissima squadra che da tanti anni vince in Italia. La Lazio è reduce da una grande stagione e si merita l’opportunità di giocare questa finale: proveremo a vincerla fino all’ultimo minuto”. Poi sarà campionato e arriveranno le sfide contro la Roma…“So che il derby è una partita speciale, me lo hanno spiegato, lo affronterò nel modo migliore”, garantisce l’ex Cagliari. (ITALPRESS)

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