Fabio Aru è pronto a dare battaglia in tutte le salite del Tour de France. Il ciclista dell’Astana vuole mantenere la maglia gialla
Fabio Aru mantiene la maglia gialla dopo la tredicesima tappa del Tour de France. L’attacco di Nairo Quintana, Mikel Landa e Alberto Contador (che finalmente ritrovano il sorriso dopo settimane di agonia sportiva) ha scombussolato la classifica generale, ma il gruppo capitanato da Aru e Froome ha resistito bene ed è giunto al traguardo con 2 minuti di svantaggio.
La tattica di Fabio Aru è stata attendista ed ha cercato di mantenere la calma: “non potevo inseguire tutti, ho controllato soprattutto chi mi era più vicino in classifica. Ho corso già diversi grandi giri e ho imparato tanto, anche se non si finisce mai di farlo – ha dichiarato Aru come riportato da La Gazzetta dello Sport -. Questa tappa si merita 10, è stata spettacolare per il pubblico, è ciò di cui il ciclismo ha bisogno. Mi sono fatto trovare pronto e quanto alla tattica degli altri, io preferisco concentrarmi sulla mia”.
Il ciclista dell’Astana non ha più gregari per le grandi montagne. Dopo Dario Cataldo anche Jakoub Fuglsang si è ritirato per problemi fisici. Aru ha analizzato la situazione: “so di avere perso Fuglsang, ma aveva già fatto un miracolo a partire. Ogni giorno siamo più vicini a Parigi e io non sento la pressione, sono sempre lo stesso Fabio, soltanto un po’ più avanti in classifica – ha concluso-. Non ho mai perso la calma e la concentrazione in una giornata in cui era facile andare in crisi e perdere molto tempo. Se più avanti attaccherò? Quando avrò la possibilità, lo farò”.