Pallavolo, il presidente Fabris svela: “l’ipotesi di non partecipare alle Coppe Internazionali si fa concreta”

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Dopo l’ennesimo cambio di date delle competizioni internazionali di pallavolo per la stagione 2017/18, il presidente della Lega femminile Fabris non ci sta

FIVB e CEV modificano nuovamente i calendari delle competizioni internazionali di pallavolo per la stagione 2017/18. Rispetto a quanto precedentemente comunicato delle stesse istituzioni, infatti, si deve registrare un’ulteriore variazione: un cambiamento che obbliga a ripianificare Campionati e Coppe nazionali della Serie A Femminile.

Dopo aver ricevuto, in precedenza, da FIVB e CEV istruzioni riguardo la programmazione delle finali delle Coppe Europee, della New Volleyball League e in attesa di conoscere le date del prossimo Mondiale per Club, il Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile Fabris ha dichiarato: “Ci risiamo. Non abbiamo fatto in tempo a definire nel nostro Consiglio di Amministrazione un planning verificato e compatibile con i calendari stilati da FIVB e CEV che nuove comunicazioni ci costringono a dover ripianificare tutto. Rispetto a quanto già comunicato, la CEV ha rimodificato le date delle finali di Champions League: 5 e 6 maggio per la femminile e 12-13 maggio per la maschile. Questo significa che, il nostro planning, non può prevedere le finali dei PlayOff Scudetto al meglio delle tre partite su cinque, come avremmo voluto, perché la finale della Champions cade esattamente a metà del loro svolgimento previsto. A ciò si aggiunge la pretesa di alcune Federazioni facenti parte della NORCECA di avere a disposizione le proprie atlete, impegnate con la nostra Serie A, sin dalla fine di aprile. Tutto ciò, ovviamente, contraddicendo quanto stabilito da tempo a livello internazionale e cioè che le attività dei Campionati nazionali possono avere durata sino al 15 maggio”.

“La questione della durata del Campionato e delle date deve essere risolta una volta per sempre –afferma il Presidente di Lega-. Con la Federazione Italiana di Pallavolo abbiamo fatto un discorso chiaro e condiviso, ma non abbiamo ancora avuto un riscontro tangibile a livello internazionale. Ne avevamo discusso  anche con il Presidente FIVB e CEV in occasione delle Finali di Champions League a Treviso e a Roma: tante parole e promesse, ma poi le decisioni continuano ad andare in senso contrario a quanto concordato. Proporrò perciò, come già annunciato, all’Assemblea dei nostri Club, in programma il 15 luglio a Riccione, di prendere una decisione grave ma a questo punto necessaria per la stagione 2018/2019: se non ci saranno cambiamenti nel calendario internazionale che continua a falcidiare i nostri eventi, con conseguente modifica delle date delle Finali Scudetto ed accorciamento della stagione, i Club italiani non si iscriveranno più alle competizioni europee e al Campionato Mondiale per Club. Una scelta che mira ad evitare il progressivo danno al nostro Campionato e al movimento di vertice della pallavolo femminile italiana che si mantiene grazie al contributo degli sponsor che hanno bisogno di tempi e visibilità certa per i loro investimenti”.

“E’ giunto il momento –conclude Fabris- di ricordare ai vertici nazionali ed internazionali di pallavolo che ‘l’El Dorado’ che sembrava essere da un’altra parte del mondo non c’è più e, quello italiano, rimane un Campionato di assoluta eccellenza a livello internazionale, motivo per cui molte campionesse decidono di giocare qui per la consolidata fama dei nostri tornei, per la qualità del nostro Campionato -che a livello europeo e, forse, mondiale- non ha eguali e perchè qui trovano quegli ingaggi che non ottengono più in altri paesi. Una volta per tutte, a livello internazionale, qualcuno dovrebbe comprendere che, senza gli sponsor dei Club, sarebbe impossibile assicurare a tante campionesse la continuità di gioco, per essere poi pronte quando chiamano le rispettive Nazionali. E’ un discorso molto serio, finalmente da affrontare, perché i Club, e non penso solo quelli italiani, non possono provvedere al mantenimento economico e alla crescita sportiva delle atlete, se gli spazi temporali previsti per le competizioni nazionali viene continuamente ridotta. Abbiamo chiesto, nuovamente, alla FIPAV di rappresentare con forza questa situazione a livello internazionale”.

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