Giro podistico Internazionale di Castelbuono: Kwemoi domina a mani basse la corsa

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Il keniano Rogers Chumo Kwemoi domina la 92ª edizione del Giro podistico Internazionale di Castelbuono

Vento d’Africa alla 92esima edizione del Giro podistico Internazionale di Castelbuono (Palermo), che si è disputato nel borgo madonita. A vincere, dominando in lungo e in largo, è stato il keniano Rodgers Chumo Kwemoi, inarrestabile nella sua progressione, iniziata dopo il terzo dei dieci giri e terminata con la vittoria in solitaria con il tempo di 34.20. Giovanissimo, Kwemoi vive in Kenia dove si allena nei “training camp”. Alle sue spalle, con 45 secondi di ritardo, l’etiope Amdework Walelegn, protagonista di una gara regolare e con poche sbavature. Terzo ancora Kenia con il ventisettenne Joseph Aperumoi in 35.21.

LaPresse/Alfredo Falcone

Primo degli europei lo spagnolo Carlos Mayo, che ha preso la sua piccola rivincita sull’italiano Crippa, atteso alla vigilia ma ritiratosi dopo il quinto giro. La pattuglia siciliana ha visto prevalere il modicano Giuseppe Gerratana (Aeronautica Militare) ottavo con il tempo di 36.32. Finale di gara con la presenza anche del ministro dello Sport Luca Lotti giunto appena un attimo dopo la vittoria del keniano. Ad aprire la manifestazione le gare promozionali che hanno visto protagonisti tanti bambini di alcune società siciliane, da Altofonte a Mazzarino. Una giornata dove “a cursa” ha ancora una volta appassionato per bellezza, intensità, calore. La gente, i balconi trabordanti, le luminarie, tutto nella migliore tradizione del Giro che anche oggi ha fatto trattenere il fiato a tutti i presenti fino all’ultimo respiro.

“Il Governo investe nei grandi eventi come questo. Omaggio a voi castelbuonesi, questo è lo sport che non ha colori, né differenze politiche, né di altro tipo. Gare come quelle di Castelbuono, meritano tutta l’attenzione possibile da parte nostra”, ha detto Lotti al termine della gara podistica.  Mentre Rogers Chumo Kwemoi ringrazia “Castelbuono e la sua gente. Per me è stata la prima gara disputata in Italia. Un percorso bello e duro, con una salita che mi ha messo a dura prova. Dopo tre giri ho capito che potevo vincere, le gambe cominciavano a girare e tutto è andato bene. Sono felice per la vittoria, lo scorso anno dopo il primo posto del mondiale ho avuto un problema allo stomaco che mi ha fermato. Per me Castelbuono ha segnato il ritorno fortunato alle gare“. “Percorso molto bello, ma duro; Castelbuono mi ha sorpreso, bella la cornice della gente che mi ha dato la carica, chilometro dopo chilometro. Speravo di potere vincere ma è andata così, va bene lo stesso“, dice Joseph Aperumo. Carlos Mayo ricorda, invece: “quando sono arrivato a Castelbuono le montagne madonite mi hanno fatto paura, poi correre qui è stato bellissimo, soprattutto per la carica che riesce a dare la gente. Potevo tentare di salire sul podio ma il quarto posto va bene lo stesso. La rivincita su Crippa? Una volta vince lui, una volta io, anche se l’europeo era un’altra cosa. Ci rivedremo a dicembre in occasione dei campionati europei di cross“. (AdnKronos)

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