F1, Raikkonen tra serietà e ironia: “non so cos’è successo a Silverstone. Che voto mi do? Le scuole sono chiuse”

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Kimi Raikkonen ha parlato della sua stagione alla vigilia del Gp di Budapest, soffermandosi anche sull’halo

E’ tutto pronto per il Gp di Budapest, undicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1. Si rinnova il duello tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, principali protagonisti di questa stagione e avversari diretti nella corsa al titolo piloti. La gara di Silverstone ha rilanciato le quotazioni anche di Valtteri Bottas, risalito in maniera poderosa grazie agli ultimi risultati e adesso a soli 23 punti dalla vetta.

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Più indietro in classifica invece Kimi Raikkonen, sfortunato due settimane fa in Inghilterra: “non so niente di più di ciò che è già stato detto circa quanto accaduto a Silverstone – commenta Raikkonen ai microfoni di Motorsport.comuna circostanza sfortunata, che non ha sicuramente niente a che fare col numero di giri percorsi, quelle sono sciocchezze. Ovviamente qualcosa è andato storto, ma non abbiamo scoperto le cause. Ogni giro si sale sui cordoli, su ogni pista, e non credo che questo sia qualcosa di strano. Non ho visto nulla di particolare a Silverstone, non mi è sembrato di aver colpito nulla. Io e Seb al quarto turbo?

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Ci sono dei limiti imposti dal regolamento, e se si resta dentro i margini si può alternare il materiale quanto si vuole. Non c’è nulla di strano, teoricamente si possono utilizzare quattro power unit nel primo weekend dell’anno, e poi alternarli fino all’ultima gara. Vogliamo sempre migliorare, cerchiamo di essere sempre in prima fila. Ma credo che molto sia anche dipendente dalla tipologia di pista, e speriamo qui a Budapest di essere molto più forti che a Silverstone”. Raikkonen non sembra molto soddisfatto dei risultati ottenuti finora: “voglio vincere le gare, voglio essere sempre nelle migliori posizioni e questo non è accaduto spesso quest’anno Che voto mi do? In questi giorni le scuole sono chiuse, niente voti.

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So quando le cose vanno nella giusta direzione, e ci sono state diverse occasioni in cui non è stato così, pagando un prezzo per questo. Se parliamo solo di guida, credo di avere la velocità, quindi non mi preoccupo. L’Halo? Lo abbiamo provato un paio di volte e credo che aumenti la sicurezza per noi piloti, anche se non ci metterà al riparo da tutti i possibili problemi. Personalmente mi sta bene, abbiamo visto tanti cambiamenti nel corso degli anni e la gente inizialmente è sempre stata contraria, poi ci si abitua e non ci si pensa più.

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Penso che tutti i discorsi sulla visibilità siano sciocchezze, le persone che scrivono su questo presunto problema non hanno mai guidato una monoposto di F1. È un passo avanti per la sicurezza, e credo sia una buona cosa”. Sui propri momenti migliori e peggiori, Raikkonen si sbilancia: “peggiori sono stati quelli che mi sono costati dei ritiri, ma sono cose che succedono. Il momento più importante è difficile da identificare. A Silverstone ho avuto un buon feeling, è sempre bello quando le cose vanno come ti aspetti. Ci sono sempre momenti buoni e meno buoni in ogni weekend, guardare solo i risultati e dire che questo era buono e questo meno…non dice tutto“.

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