AutoScout24: l’Italia è al terzo posto sulla ricerca e realizzazione di vetture ‘green’

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AutoScout ha stilato una classifica sui paesi che sviluppano idee per la realizzazione di auto ad impatto ‘0’. L’Italia è al terzo posto

Terzi in Europa, ma con un grande potenziale. Nonostante in Italia non siano in questo momento disponibili incentivi o contributi per spingere l’acquisto delle vetture a basso impatto ambientale, tranne l’esenzione bollo per le elettriche nei primi cinque anni dall’immatricolazione, le ricerche di questi mezzi nel primo semestre del 2017 sono aumentate del 49,96% rispetto allo stesso periodo del 2016. Il dato emerge da un’analisi realizzata sulla propria piattaforma da AutoScout24, il più grande sito di annunci auto in Europa con più di 2,5 milioni di veicoli online. Secondo lo studio, il Paese più green, automobilisticamente parlando, del Vecchio Continente, è la vicina Austria. Oltre le Alpi, infatti, la ricerca di vetture a basso impatto ambientale è schizzata letteralmente in alto, superando la soglia del 100% di incremento. Il merito è soprattutto dei 4mila euro di incentivi previsti per l’acquisto di vetture elettriche e di 2mila per le ibride plug-in, oltre alla possibilità di parcheggiare gratuitamente in molte città.

Dietro l’Austria si piazza la Francia, con un aumento nella ricerca di vetture verdi nel primo semestre di quest’anno pari al 61,59% rispetto allo stesso periodo del 2016. Anche in questo Paese sono in vigore degli incentivi e, come se non bastasse, il governo ha da poco annunciato che dal 2040 non sarà più possibile vendere auto a benzina o diesel. Non è un caso se Renault, tra i brand europei, sia quello che vanta il più elevato numero di vetture elettriche nel proprio listino. Quarta, immediatamente dopo l’Italia, per incremento delle ricerche di questa tipologia di mezzi, si piazza la Spagna con un balzo del 46,60%. Un risultato davvero soddisfacente se si pensa che anche nel Paese iberico non esistono contributi all’acquisto, ma soltanto la riduzione del 75% della tassa annuale di circolazione in alcune città.

Quinta la Germania che ha fatto registrare un aumento del 36,23%. In questo Paese esistono da anni un sistema di incentivi e contributi (4mila euro per le elettriche e 3mila per le ibride plug-in), esportati tra l’altro nella vicina Austria. Le stazioni di ricarica sono numerose e bene organizzate, ma l’elettrico deve scontrarsi con lo scetticismo dell’Adac, l’Automobile club tedesco, che sostiene come le vetture prive di motore a scoppio non siano ancora convenienti rispetto a quelle a combustibile fossile, nonostante gli incentivi. Sesto Paese per incremento di ricerche di auto green è il Belgio con un +31,64 per cento. Qui, dal 2016, sono in vigore ecoincentivi anche per le vetture a idrogeno. Fanalino di coda l’Olanda con un aumento delle ricerche nel primo semestre di quest’anno di appena il 13,53% rispetto allo stesso periodo del 2016. (ITALPRESS).

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