Atletica-Campionati Europei under 23, il DT Baldini svela: “molti atleti possono staccare il pass mondiale”

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In vista dei Campionati Europei under 23, il Direttore Tecnico del settore giovanile e allo Sviluppo Stefano Baldini analizza le caratteristiche del gruppo azzurro

Le gare inizieranno giovedì 13 luglio, ma la Nazionale italiana dei Campionati Europei under 23 di Bydgoszcz (Polonia) un record l’ha già battuto. Con 84 convocati (83 dopo la defezione del discobolo Anesa) è la squadra azzurra più numerosa che abbia mai partecipato a questa rassegna. “La configurazione del calendario – spiega il Direttore Tecnico del settore giovanile e allo Sviluppo Stefano Baldini – ci ha dato una grossa mano per permettere ad un bel numero di atleti di raggiungere lo standard di iscrizione. Ma questo è anche il frutto di una generazione di ragazzi e ragazze che stanno crescendo molto bene e che già in passato hanno dimostrato il loro valore a livello internazionale. Tutto questo coadiuvato da un lavoro di preparazione che da febbraio ha visto il coinvolgimento di atleti e tecnici personali in un fitto numero di raduni federali”. In base alle graduatorie stagionali dell’European Athletics, 24 degli azzurri (12 uomini e 12 donne) di Bydgoszcz sono nella top-10 under 23 con Yohanes Chiappinelli leader continentale dei 3000 siepi grazie all’ottimo 8:27.34 corso al Golden Gala. Un crono che per il campione europeo junior 2015 vale anche lo standard di iscrizione per i prossimi Mondiali di Londra. “Come Yohanes ci sono anche altri atleti che qui possono avere l’occasione giusta per raggiungere il pass mondiale o provare a trovare spazio nei target numbers. E’ il caso ad esempio di Ayomide Folorunso al rientro nei 400hs, Filippo Randazzo nel lungo e Erika Furlani nell’alto. Ci sono poi diversi azzurri che arrivano dall’esperienza nei college americani dove hanno affrontato la lunga ed intensa stagione NCAA. Quella degli under 23 è una categoria di maturazione agonistica e una rassegna come questa ha proprio il senso di spingere questi giovani verso il salto di qualità. Anche perché qui gli stimoli per migliorarsi davvero non mancano”

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