Tour de France, Fabio Aru analizza il percorso: “sarà incerto fino all’ultimo, la grande incognita del vento”

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Fabio Aru è pronto per regalare emozioni al Tour de France che scatterà domani con la cronometro di Dusseldorf. Per il sardo il favorito è Chris Froome

Domani scatterà la 104ª edizione del Tour de France. 21 tappe piene di adrenalina che porteranno i ciclisti da Dusseldorf a Parigi percorrendo 3.516 km. Il primo luglio sarà la classica cronometro che introdurrà i corridori nella Grande Boucle, mentre il 23 luglio ci sarà la consueta passerella sugli Champs-Élysées. Questo Tour de France sarà molto duro con molte tappe a montagna e pochi chilometri a cronometro. Ci sono quasi tutti i big del ciclismo internazionale (all’appello manca solo Vincenzo Nibali della Bahrain Merida e Steven Kruijswijk della LottoNl Jumbo).

LaPresse/Fabio Ferrari

Per i colori azzurri le speranze sono tutte rivolte su Fabio Aru. Il ciclista dell’Astana è in forma grazie all’ottima prestazione al Giro del Delfinato e ai campionati italiani. Il sardo sarà sicuramente uno dei protagonisti nelle tappe di alta montagna, anche se una vittoria a Planche des Belles Filles non è del tutto improbabile. L’Astana, oltre il sardo, ha convocato anche Jakob Fuglsang, vincitore del Giro del Delfinato. Tra i due è nato un buon rapporto e Fabio Aru ha raccontato un aneddoto particolare durante la corsa francese: al Delfinato alla radio gli urlavo di crederci, perché stava facendo un numero nell’ultima tappa. Io ho corso alla garibaldina, le mie azioni erano fatte per favorire lui. È stato piacevole, abbiamo una grande intesa“, ha dichiarato il sardo come riportato da La Gazzetta dello Sport.

Per quanto riguarda la classifica generale, Fabio Aru è l’unica speranza azzurra. Il ciclista dell’Astana ha un compito arduo e difficile, ma grazie alla sua eleganza sui pedali può farcela. Il corridore ha mandato un messaggio ai suoi tifosi: voglio dire che dopo tutto quello che ho passato, il fatto di rialzarsi non è stato banale. Ci avrei messo la firma per arrivare al Tour nella forma in cui sono adesso – ha proseguito – Quindi, un messaggio di speranza. Di crederci sempre. I momenti brutti ti buttano giù ma bisogna reagire. Il Tour è il Tour, ce ne saranno anche altri di italiani da seguire… Io cercherò di fare di tutto per emozionare il pubblico“.

Il ciclista dopo la vittoria ai campionati italiani si è allenato duramente su Galibier e Izoard, monti che saranno importanti per determinare la classifica generale del Tour de France. Ma oltre alle due salite ci saranno altre difficoltà nascoste come le tappe di alta montagna. Su questo tema, Fabio Aru ha spiegato quali complicazioni troveranno i ciclisti in questa edizione della Grande Boucle: “c’è della cronometro, ma non tantissima – ha continuato – Arrivi in salita, ma anche in questo caso non tantissimi. Finali in discesa. La grande incognita del vento. Quindi, incerto fino all’ultimo, anzi fino al penultimo nella crono di Marsiglia”.

LaPresse/ Nicolò Campo

Infine Fabio Aru ha svelato chi è il favorito per questo Tour de France: ne ho parlato con Cataldo e riflettevamo su come sia sicuramente un errore sottovalutare uno come Chris Froome solo perché quest’anno, contrariamente alle sue annate migliori, non ha ancora vinto – ha concluso -.  Sarà molto competitivo, penso che il pronostico sia molto aperto. Da Quintana a Porte, da Contador a Chaves, ma ce ne sono altri, in tanti sono qui con l’ambizione massima. Penso che per il pubblico sarà molto divertente”. 

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