NBA – Golden State Warriors e la forza del gruppo, Klay Thompson svela: “io sacrificato per Durant? Ecco la verità”

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Dopo la vittoria in gara-5 delle NBA Finals, Klay Thompson ha commentato le voci sul suo ‘necessario’ adattamento all’arrivo di Kevin Durant nei Golden State Warriors

L’arrivo di Durant ai Warriors ha accontentato ambo le parti: KD ha vinto finalmente l’agognato anello, mentre Golden State si presa la rivincita sui Cavs di uno strepitoso LeBron James. L’aggiunta di KD al roster della Baia ha fatto diventare i Warriors un superteam, talmente pieno di campioni che qualcuno si è dovuto necessariamente ‘sacrificare’. Quel qualcuno, a detta di molti, è Klay Thompson. La guardia tiratrice che l’anno scorso aveva fatto sfracelli insieme a Steph Curry (formando gli Splash Brothers) si è dovuto adattare a compiti più difensivi, chiudendo l’anno comunque con 22,3 punti di media a partita con il 46,8% dal campo.

Interrogato sulla questione ‘sacrificioThompson ha risposto a tono. “Non mi sono mai sentito sacrificato in questa stagione. Il mio gioco non è cambiato dall’arrivo di Kevin, è rimasto sempre lo stesso delle scorse annate. Sinceramente preferisco far parte di una squadra che potenzialmente possa creare una dinastia e rimanere ai vertici della NBA per molti anni. Il basket non è solo pensare a se stessi o all’essere il go-to-guy della propria squadra. Il basket è un gioco corale, all’interno del quale ogni meccanismo è importante alla causa. Spero di poter dare il mio contributo ai Golden State Warriors ancora per tante altre stagioni“.

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