NBA Draft 2017 – Sogni e speranze per le stelline del futuro nella notte in cui i desideri diventano realtà

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Quest’oggi, al Barclays Center di Brooklyn avrà luogo il Draft NBA 2017: la notte nella quale i sogni di tante giovani stelle diventeranno realtà

Quest’anno la magica porta che darà l’accesso al mondo NBA si aprirà a Brooklyn, alle 01:00 ora italiana. Il Barclays Center, attuale casa dei Nets, sarà la sede del Draft NBA 2017, l’evento che spalanca le porte del mondo dorato dell’NBA ai giovani prospetti più interessanti in ottica futura. Quello di quest’anno sarà un Draft ricco di talento anche se non bastano solo le qualità, citando uno dei prossimi protagonisti (possibile 4ª o 5ª scelta) De’Aron Fox: “il draft è solo una tappa ed è la parte facile. Il difficile arriva dopo: affermarsi e rimanere in NBA“.
E infatti l’ostacolo più grande sarà proprio quello di meritarsi il posto nella Lega e non entrare nel pericoloso vortice che porta prima in D-League (dalla prossima stagione Gatorede League) a farsi le ossa, non riuscendo più a ritornare ad alti livelli, o almeno a quelli che ci si attendeva dopo la chiamata al Draft.
Credits: Instagram @MarkelleFultz

I primi due nomi in cima alla lista dei desideri sono due point guard, Markelle Fultz e Lonzo Ball, entrambi ‘promessi’ a due squadre (76ers e Lakers), ambedue con tanto talento ma diametralmente opposti nel carattere. Markelle Fultz sarà probabilmente il primo nome ad essere chiamato al draft. Il giovane prodotto di Washington sarà scelto con ogni probabilità da Philadelphia che ha ottenuto da Boston (che non lo riteneva utile, visto che nel ruolo di playmaker c’è già un certo Isaiah Thomas) la prima scelta in cambio della 3ª. Durante l’incontro con i media Fultz si è dimostrato molto ambizioso: “voglio essere la miglior persona e il miglior giocatore possibile: voglio vincere il premio di matricola dell’anno e poi puntare al premio di MVP. So che mi pongo traguardi difficili, ma piace avere obiettivi complicati perché voglio lavorare duro per ottenerli“.

Più riservato invece il talento di UCLA, Lonzo Ball, tanto chiacchierato ma non per le sue (poche) dichiarazioni, quanto per il vulcanico padre LaVar Ball che lo ha caricato di pressioni e aspettative. I Lakers non hanno mai nascosto di averlo puntato già da diverso tempo e il ragazzo non nasconde il suo apprezzamento per la squadra della sua città: “i Lakers non mi hanno promesso niente, ma significherebbe molto per me giocare nella squadra della mia città e imparare dalla miglior point guard di sempre (Magic Johnson, presidente dei Lakers, ndr). Mi piace vincere: finché continuerò a farlo sarò felice. E tra 5 anni mi vedo nel mezzo di una buona carriera, possibilmente già con un titolo“.
Credits: Instagram @swipathefox

Dietro le prime due stelle ci sono tutte le altre. Se per Fultz e Ball il destino sembra ormai scritto, dalla terza chiamata in poi sorgono i primi dubbi su chi sarà scelto. I Celtics hanno dichiarato di poter prendere tranquillamente il giocatore che desiderano anche senza la first pick. Boston probabilmente uno fra Josh Jackson e Jayson Tatum. Chi dei due non potrà vestire la maglia verde dei Celtics si accaserà con ogni probabilità ai Phoenix Suns, mentre Sacramento con la quinta scelta prenderà De’Aaron Fox, un playmaker utile al progetto Kings. Interessanti infine i due europei Frank Ntilinkina che ha saltato i provini pre draft per giocare le Finals in Francia con lo Strasburgo e il finlandese Lauri Markkanen, prodotto di Arizona conteso, come il collega francese, fra New York e Dallas.

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