Incidente Hayden – Schwantz e quel pazzesco retroscena: “ho incontrato Nicky proprio quella mattina e…”

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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Kevin Schwantz ha raccontato un clamoroso retroscena relativo ad un suo incontro con Nicky Hayden la mattina dell’incidente

Il solo racconto mette i brividi, immedesimarsi nella situazione determina sensazioni ancora più difficili da raccontare. Kevin Schwantz è travolto dal dolore mentre racconta quanto accaduto mercoledì mattina, poche ore prima di quel maledetto incidente in bici che ha stravolto la vita di Nicky Hayden. Arrivato in Italia, precisamente al Mugello, per promuovere il lancio della nuova GSX-R 1000R essendo ambasciatore Suzuki, Schwantz è passato in ospedale per trovare Nicky Hayden e fargli sentire il proprio supporto.

LaPresse

Proprio uscendo dal Bufalini, l’ex campione del mondo ha raccontato un retroscena pazzesco relativo ad un suo incontro con Hayden: “è qualcosa che fatico maledettamente ad accettare. Mercoledì scorso stavo facendo jogging da Gabicce Mare verso Riccione, quando sul lungomare vicino a Cattolica ho incontrato Nicky che si stava a sua volta allenando” racconta Schwantz ai microfoni della Gazzetta dello Sport. “Abbiamo corso un po’ assieme, poi mentre lo stavo salutando per tornare in hotel, Nicky mi ha chiesto di andare con lui al pomeriggio a fare un giro in bici. Gli ho risposto di no, non avevo la mia bici da strada con me.

LaPresse/Alessandro La Rocca

Poi, un paio d’ore più tardi, ho sentito del terribile incidente. E’ qualcosa che fatico ad accettare. Non dico che sarebbe andata diversamente se fossimo stati assieme, ma chissà, forse in quel momento saremmo stati altrove. La cosa ironica è che un minuto dopo avere ricominciato a correre mi sono detto che avrei dovuto fare un foto con Nicky per postarla su Facebook. Il messaggio sarebbe stato: ‘Hey, guardate in chi mi sono imbattuto mentre correvo dalle parti di Cattolica’. Poi mi sono detto che non importava, l’avrei rivisto nei giorni successivi“. Un retroscena davvero assurdo che Schwantz fatica a raccontare: “non ho mai corso con lui, ma è una gran persona con cui passare del tempo e ha una fantastica famiglia. La cosa di lui che mi ha sempre impressionato è come abbia sempre desiderato il meglio a livello di corse per i suoi fratelli Tommy e Roger Lee. Cercavano sempre di aiutarsi tra loro per diventare più bravi. L’intera famiglia degli Hayden è composta da persone fantastiche“.

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