In occasione della conferenza annuale di bilancio, il CEO di Bosch ha fatto un appello ai politici per aprire una discussione sul futuro dei motori diesel
In tutto il mondo, dall’Europa agli Stati uniti è guerra ai motori a combustione e principalmente a quelli alimentati con il diesel. Tra gli ultimi segnaliamo la Gran Bretagna che aveva paventato una possibile rottamazione delle auto diesel , mentre Parigi, capitale della Francia aveva ha proposto più volte il bando delle auto con questo tipo di alimentazione sul suo suolo metropolitano.
In realtà c’è ancora qualcuno che si oppone verso il lento declino del diesel, ovvero il colosso tedesco Bosch che ha lanciato un accorato appello proprio in difesa dei propulsori a gasolio. Dopo aver messo da parte ben 300 milioni di dollari per far fronte ad eventuali emergenze legate al problema del dieselgate di Volkswagen, Bosch si è lanciata in una vera e propria campagna di sensibilizzazione nei confronti dei politici che si occupano di questa discussione.
“Noi di Bosch siamo convinti che sia necessario un confronto aperto e una discussione costruttiva da parte della politica che non discrimini le singole tecnologie – ha dichiarato ai media Volkmar Denner, CEO del Gruppo tedesco, in occasione della consueta conferenza annuale di bilancio, aggiungendo che – Sulla qualità dell’aria c’è bisogno di una discussione che sia però accompagnata dai fatti”. Dal canto suo, nonostante il suo impegno nel realizzare una nuova gamma di veicoli elettrici entro il 2025, Volskwagen ha comunque comunicato che continuerà a sviluppare motori diesel aumentandone l’efficienza del 10-15%.