500 Miglia, nel giorno di Alonso spunta… Takuma Sato: il giapponese è il re di Indy

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Takuma Sato vince la 500 Miglia di Indianapolis, niente da fare per Alonso che è costretto al ritiro per la rottura del motore

La Honda tradisce Fernando Alonso. Il grande sogno del pilota spagnolo sull’ovale del MotorSpeedway si chiude a 21 giri dalla fine, mentre si trovava in settima posizione e dopo essere riuscito anche in un paio d’occasioni a portarsi al comando della 500 miglia di Indianapolis, vinta poi dal giapponese Takuma Sato, al primo centro nella corsa.

LaPresse/EFE

In pista con la McLaren Honda numero 29 messa a disposizione dell’Andretti Autosport Team fondato da Michael Andretti, figlio del grande Mario e compagno di squadra di Senna proprio in McLaren nel ’93, Alonso e’ stato costretto a gettare la spugna a causa della rottura del motore: davvero un peccato per il 35enne spagnolo che bene si era comportato fino ad allora, nonostante si trattasse della sua prima assoluta nella Indycar. L’avvio dell’asturiano, partito dalla quinta posizione in seconda fila, non era stato dei migliori tanto da ritrovarsi in un amen nono. Ma giro dopo giro, sfoggiando un buon passo gara, Alonso aveva inanellato una serie di sorpassi che, complici anche le prime soste ai box, lo avevano visto portarsi al comando a spese di Alexander Rossi.

Con l’americano, vincitore della passata edizione e anche lui al volante per il team Andretti, e’ cominciata anche una bella sfida fra sorpassi e controsorpassi ma Alonso ha conservato il primato anche al momento della prima bandiera gialla, esposta dopo l’incidente che ha coinvolto Scott Dixon e Jay Howard, e poi dopo il secondo pit-stop. Lo spagnolo, pero’, non e’ riuscito a tenere il ritmo della prima parte di gara ed e’ scivolato al quarto posto quando un nuovo incidente (Conor Daly) ha rallentato nuovamente la corsa. Questi strappi lo hanno mandato in sofferenza, costringendolo ripetutamente a nuove rimonte. L’ex ferrarista ha avuto il grande merito di non mollare, e’ riuscito a riprendersi la testa della corsa al giro numero 131 prima di essere rispedito di nuovo indietro e all’ultimo pit stop si e’ ritrovato con otto piloti davanti a meno di trenta tornate dalla fine. Poi la rottura del motore e la fine dell’avventura mentre sotto la bandiera a scacchi festeggiava Sato del team Andretti Autosport davanti a Castroneves e Jones.

Ho visto il fumo negli specchietti e ho capito che il motore era andato – ha raccontato un deluso AlonsoE’ stata comunque una bella esperienza, sin dall’inizio, in gara e’ stato divertente ed e’ stata una sorpresa per me venire qui, disputare una corsa cosi’ difficile e lottare per il primo posto e per la vittoria. Se tornero’? E’ presto per dirlo, ma se succedera’ almeno sapro’ cosa aspettarmi. E’ stata una delle piu’ belle esperienze delle mia carriera“. Alonso aveva rinunciato a Montecarlo (lo ha sostituito Button, pure lui costretto al ritiro) per correre la 500 di Indianapolis e provare a conquistare il secondo tassello sulla strada per la Tripla Corona, impresa riuscita solo a Graham Hill. Ma, in attesa di correre un giorno la 24 Ore di Le Mans, lo spagnolo deve per adesso continuare ad accontentarsi dei due successi al Gran Premio di Monaco di Formula Uno (2006 e 2007).

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