MotoGp, Capirossi tra paure e azzardi: “Valentino suona i giovani! Ecco chi si gioca il titolo Mondiale”

SportFair

A tutto Capirossi: dalla minimoto costruita dal papà al nuovo ruolo in Direzione Gara

Non solo gare e sicurezza, Loris Capirossi ha deciso di raccontare al mondo intero la sua storia, grazie al libro “65 la mia vita senza paura”, scritto da Simone Sarasso.

LaPresse/Marco Alpozzi
LaPresse/Marco Alpozzi

Ci siamo conosciuti per l’occasione, ci siamo incontrati per capire se potevamo realizzare questo libro e simone era la persona giusta, super-appassionato“, ha dichiarato l’ex pilota di MotoGp a Deejay Chiama Italia.

Ho preso qualche kg, ma cerco sempre di tenermi in forma, quando posso vado in moto. Mio papà mi ha messo in moto, era un appassionato, quando avevo 4 anni mi ha costruito con le sue mani la prima moto e da lì è iniziata la mia passione. Con mio figlio Riccardo ho usato una tattica particolare, l’ho messo in moto a 3 anni e mezzo e l’ho spinto moltissimo, a quattro anni e mezzo si è stancato, mi diceva ‘basta babbo’. Poi magari arrivavo a casa col gesso, con ferite, viveva tutto questo e quindi non ha interesse“, ha raccontato poi Capirossi prima di aprire la parentesi Simoncelli: il campione delle due ruote è tornato a parlare del tema paura, emerso proprio nei giorni scorsi.

capirossiMarco Simoncelli se n’è andato alla penultima gara del campionato, Sepang 2011 l’ultima gara era due settimane dopo a Valencia, la mia ultima gara della carriera. In quell’occasione ho realmente scoperto la paura, perchè quando fai una carriera lunga come la mia la paura non esiste, altrimenti non puoi essere veloce, è stato un week end lunghissimo. La tristezza tutto quello che c’era, la gara ero partito bene, poi ha iniziato a piovere leggermente e lì mi si è chiuso il cervello. Hai paura che capiti qualcosa che tu non puoi controllare, sei a cavallo di queste moto e sai un guasto meccanico o qualcuno ti arriva addosso”, ha ammesso.

LaPresse/Daniele Badolato
LaPresse/Daniele Badolato

Impossibile poi non parlare di Rossi, del suo immenso talento e della sua competitività nonostante l’avanzare degli anni: “Valentino ha 38 anni ed è veramente incredibile che abbia ancora questa voglia e questa passione, e suona i giovani, è più veloce dei giovani“.
Sul suo nuovo ruolo in Direzione Gara ha poi aggiunto: “sono contento perchè ho un ottimo rapporto con tutti i piloti e mi aiuta molto in quello che faccio, e fondamentalmente sono un pilota quindi cerco sempre di non fare cose pericolose per loro. Con Uncini stiamo facendo un ottimo lavoro“.

Mentre sull’attuale campionato e sul possibile vincitore del titolo Mondiale ha concluso: “io azzardo che secondo me se lo possono giocare Marquez e Vinales ma potrebbero fare marachelle tra di loro e Valentino Rossi che è dietro che aspetta zac, e ne approfitta. Magari tra i due litiganti il terzo gode, perchè Vale è sempre lì. Speriamo molto nella Ducati, Dovizioso ha fatto un’ottima gara in Qatar, Lorenzo ha iniziato male ma piano piano si riprenderà. La Ducati è una moto più difficile e bisogna guidarla come vuole lei e lui non riesce a trovare il feeling giusto“.

Condividi