Intervenuto telefonicamente a Sky Sport 24, Paolo Savoldelli ha raccontato il terribile momento in cui è venuto a sapere della morte di Michele Scarponi
E’ una giornata terribile per il mondo del ciclismo: stamattina nelle Marche, alle porte di Filottrano (Ancona), è morto Michele Scarponi.
Aveva appena 37 anni, stava benissimo, fino a ieri mattina ha corso il Tour of the Alps dando spettacolo non solo sui pedali, ma anche con la sua straordinaria simpatia. Scarponi è morto dopo essere stato investito da un camion a un incrocio mentre si allenava nelle sue strade, quelle che conosce meglio delle sue tasche, in vista del Giro d’Italia. Una tragedia immane che ha sconvolto anche uno dei suoi più cari amici, quel Savoldelli che con Scarponi ne aveva passate davvero tante. Intervenuto in diretta su Sky Sport 24, Savoldelli ha raccontato retroscena pazzeschi dell’incidente: “io ho saputo la cosa tramite un mio amico. Una persona passando ha visto Michele in fin di vita, ha chiamato un giornalista e questo ha chiamato me.
Gli ho parlato due giorni fa a Bolzano e gli ho fatto i complimenti, dicendogli che è come il vino che più invecchia più diventa buono. Lo conoscevo molto bene e personalmente. E’ una notizia incredibile per noi ciclisti perchè ti rendi conto di essere appeso ad un filo e da un giorno all’altro può cambiare tutto. E’ incredibile quanto fosse professionale, ieri ha fatto un tappone di 200 km e oggi alle 8 era già in bici ad allenarsi. Questo fa capire quanto i suoi risultati arrivassero da questo spirito di sacrificio. Era molto solare, molto simpatico e brillante. Era un uomo squadra, è una tragedia veramente grande che va a toccare un corridore che oltre ai risultati sportivi di questi anni si era fatto riconoscere perchè piaceva alla gente. Io sono stato investito da una moto che ha tagliato una curva e sono stato fortunato perchè ho evitato la paralisi. Il ciclista è l’anello debole, ha solo un caschetto e se investe con una macchina il danno diventa irreparabile. La fatalità purtroppo può sempre accadere“.
