Amstel Gold Race, Colbrelli fiducioso: “vincere questa corsa? Come la ciliegina su una torta… già completa”

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Sonny Colbrelli è pronto a disputare al meglio l’Amstel Gold Race, la prima corsa delle Ardenne

sonny colbrelliL’Amstel Gold Race è la prima corsa delle Ardenne. C’è grande fermento in Olanda nella prima classica dopo l’addio di Tom Boonen. In settimana a fare la ‘voce grossa’ è stato Sonny Colbrelli che alla Freccia Brabante ha vinto a mani basse e senza tanta fatica. Il favorito alla vittoria finale è Philippe Gilbert, con Colbrelli e Van Avermaet possibili altri protagonisti. Il belga ciclista della Quick Step Floors, dopo aver riposato, è carico e motivato per continuare la striscia di vittorie in questa prima parte di stagione.

Il ciclista della Bahrain Merida ha analizzato il percorso: “i due strappi dopo il Cauberg non sono duri e c’è molta pianura. È tutto aperto, il vento farà male. Prima, per partire, tutti aspettavano il Cauberg. Ora c’è spazio per rientrare – ha dichiarato Colbrelli come riportato da La Gazzetta dello Sport -. Chi non ha lo spunto veloce attaccherà negli ultimi 50-60 km. Se parte un gruppetto di 10-15, può arrivare”.

Sonny Colbrelli 2Colbrelli vede Gilbert come candidato insieme ad altri 3 corridori, Van Avermaet, Valverde, Wellens. I bookmaker danno invece il bresciano come possibile vincitore: “significa che mi sto facendo conoscere. D’altro canto sarò più marcato – ha continuato – Comunque corro tranquillo. Sto bene, si è visto. L’Amstel sarebbe la ciliegina su una gran prima parte di stagione. No, dai: è una torta completa”. 

Grandi emozioni ci si attendono sulla salita del Cauberg, anche se non è posta negli ultimi chilometri ma verso la seconda metà della corsa. L’anno scorso ha vincere l’Amstel Gold Race è stato Gasparotto, oggi compagno di squadra di Colbrelli. Un duello tra i due è ipotizzabile, ma non sarà certamente un bagno di sangue. Gaspa” seguirà i big, in salita va di più. Io aspetto la volata – ha concluso -. Se però avrò la gamba giusta, come mercoledì, mi muoverò anch’io: non temo gli attacchi. Arrivare in 20-30 al Cauberg e giocarsi tutto sarebbe lo scenario migliore”

 

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