A tutto Morbidelli, dalla scomparsa del padre ai consigli di Valentino Rossi: “ecco il più prezioso! Ritiro? Vi svelo il mio pensiero”

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Franco Morbidelli, la cultura brasiliana, quella italiana e la fortuna di potersi allenare ogni giorno con Valentino Rossi

Tre vittorie su tre Gran Premi disputati, Franco Morbidelli inarrestabile in questo inizio di stagione 2017 di Moto2. Il giovane pilota italiano, di madre brasiliana, è il leader del Mondiale e sta mettendo timore a tutti i suoi avversari.

Ad Austin la terza vittoria consecutiva: “ripetermi per me è tanto difficile quanto vincere la prima volta. Il successo in Argentina non è stato meno complicato del Qatar e anche qui non è stata così semplice“, ha raccontato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

LaPresse/EFE
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La pressione c’è, ma ora è diversa da quella che vivrò alla fine, se mai lotterò per posizioni importanti… Non mi sono mai giocato un Mondiale. Nel 2013 ho vinto l’Europeo, nel 2016 ho lottato per il 3° posto senza farcela, ma un Mondiale è diverso. Sono curioso di vedere come reagirò, per ora ho solo più motivazione. E sono felice“, ha continuato il “Morbido” che grazie ai suoi successi adesso è inevitabilmente più popolare ed è richiesto ogni giorno per interviste: “le interviste mi piacciono, raccontarmi è bello, ma nella giusta misura. Se sono troppe, poi fatichi a esprimerti. Il rapporto coi tifosi è speciale, amo il calore, ricordo di quando da piccolo ero al loro posto“.

LaPresse/EFE
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Il giovane pilota che si allena duramente con Valentino Rossi e i suoi ragazzi è il miglior candidato per la MotoGp, ma ci va con i piedi di piombo: “mi lusinga, ma ci vorrà tempo per capire se potrò essere un bravo pilota solo qui o anche in MotoGP. Aspettiamo. Non ho scadenze, voglio vedere cosa farò, cosa accadrà in campionato e come reagirò. Sono io il primo curioso“.

Italobrasiliano, questo ragazzo dalle due culture sta entrando nelle case di tutto il mondo con i suoi successi del fine settimana: “una bella ricchezza. Ho avuto l’opportunità di imparare tante cose, dal lato italiano come da quello brasiliano. Avere due genitori di nazionalità diverse è stato bello. Credo che la tranquillità, il rilassamento che ho, vengano dalla parte brasiliana, questo… seguire l’onda. Di italiano, invece, essere il più serio possibile quando lavoro“.

LaPresse/Alessandro La Rocca
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Morbidelli ha raccontato poi la sua reazione dopo la scomparsa di suo padre Livio: “tanti si sarebbero persi, io mi sono quasi ritrovato. Il 2013 è stato molto brutto all’inizio, ma molto bello durante e alla fine: primo campionato importante vinto e l’opportunità di correre nel Mondiale con due wild-card in Moto2. Papà sarebbe stato molto felice per me e questo a mia volta mi ha reso felice“.

Mentre sulla fortuna di essere parte integrante della VR46 Academy ha aggiunto: “mi responsabilizza. Mi sento “in dovere”: cioè, se una persona del calibro di Vale crede in me in quel modo, vuol dire che ha visto qualcosa che nemmeno io conoscevo. Da quando l’ho capito, cerco di tirare fuori sempre di più qualcosa che mi sorprenda“.

valentino rossi fenati morbidelli bulega migno marini baldassarri bagnaia morbidelliE sul suo mentore Valentino Rossi ha spiegato: “lo conosco da quando avevo 13 anni, all’inizio ti emozioni, ma dopo un po’ dividi le due persone, il Vale pilota da quello che frequenti a casa e vedi al bar. È un amico, ma molto più grande di me e gli porto un grandissimo rispetto. Da lui imparo molto. E non parlo del pilota. E’ il più forte di tutti i tempi. Allenarsi con lui è fantastico, come un bambino che può farlo ogni giorno con Messi“.

LaPresse/Alessandro La Rocca
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Nel 2013, all’Europeo, lui già mi guardava e si interessava: “Dai il massimo sempre” mi disse. Ragionavo, mi trattenevo, facevo calcoli: quel primo consiglio non l’ho mai dimenticato“, ha raccontato ancora Morbidelli, riferendosi ad uno dei consigli più preziosi dati dal Dottore.

Infine su un possibile duello in pista di MotoGp insieme al campione di Tavullia ha aggiunto: “non ci ho mai pensato. Ho solo pensato che sarebbe bello girare in pista con lui. Già quello sarebbe fantastico, lottare con lui, poi…

E sul ritiro del Dottore: “Vale che si ritira non me lo vedo“.

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