Nazionale, a tutto De Rossi: “ecco i miei obiettivi con l’Italia, Roma? Vi dico tutto”

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Daniele De Rossi nel match contro l’Olanda arriverà a 112 presenze in azzurro raggiungendo Dino Zoff, il giocatore ha parlato dei suoi obiettivi in Nazionale e della Roma

LaPresse/Fabio Ferrari
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Daniele De Rossi toccherà la presenza numero 112 con l’Italia nel match contro l’Olanda, raggiungendo Dino Zoff. Il giocatore come riportato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato del suo momento e della soddisfazione di essere ancora un punto fisso del centrocampo azzurro nonostante l’età che avanza: “sono 34, ma neanche a questa età, e con l’abitudine a giocare a certi livelli, certi traguardi ti lasciano indifferente: parliamo di Rossi e Zoff, e ho non serve aggiungere altro, anche se poi, dopo la partita numero 112, ci sarà la 113, e dunque alla fine la vivrò come vivo tutte le altre. Tutta questa storia con la Nazionale è molto emozionante, e quando seduto su un divano ci ripenserò, sarò ancora più felice e orgoglioso. In mezzo c’è un Mondiale vinto e il sogno di vincerne un altro: siamo qui apposta, altrimenti saremmo altrove. E la vittoria non era così vicina neanche nel 2006“.

LaPresse/Fabio Ferrari
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Attualmente De Rossi è l’unico superstite insieme a Buffon di quel gruppo storico che vinse il Mondiale a Berlino nel 2006, infatti il giocatore risulta motivato e con la sua esperienza vuole guidare la Nazionale verso la conquista di un altro titolo. Il centrocampista giallorosso si dichiara molto soddisfatto del gruppo azzurro ed è sicuro che i giovani di oggi sono destinati a giocare con l’Italia per molti anni: “ho l’impressione che in gruppo ci siano giovani destinati a stare in Nazionale per tanti anni. Donnarumma che sembra già una certezza, Verratti che è già qualcosa in più di una certezza. Belotti e Immobile che oltre alle qualità hanno anche la fame giusta e Gagliardini che fa vedere chiaramente di avere qualcosa di diverso”.

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Daniele De Rossi rimanendo alla Roma ha fatto una scelta di cuore, ma il giocatore non nasconde che ogni tanto non gli sarebbe dispiaciuto poter giocare in un top club che gli avrebbe permesso delle maggiori soddisfazioni: “non c’è nulla che possa vivere con più trasporto del mio rapporto con la Roma, neanche quello con la Nazionale. E non ci sarebbe motivo che fosse così: vivo intensamente entrambe le mie squadre. Mi dispiace non aver vinto di più con la Roma, ma quando ho fatto la mia scelta. Ero consapevole che forse non sarebbe stata il massimo della scelta dal punto di vista professionale, extrasentimentale. Quando vai vicino molte volte a vincere come ho fatto con la Roma vuol dire che sei ancora lontano dal farlo, ma rimpianti non ne ho, anche se a volte, guardando certe partite seduto sul divano, mi è venuto da dire: ‘Peccato non giocare partite così’. Ma quelle soddisfazioni lì me le sono tolte con la Nazionale e qualche partita di gloria c’è stata anche con la Roma, per quella che è la nostra dimensione”.

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