MotoGp, Petrucci e il rapporto con Stoner: “è un fenomeno, ma fa girare le palle!”

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Danilo Petrucci racconta il suo rapporto con Casey Stoner, tra complimenti e battute

E’ stato presentato ieri a Napoli nello splendido scenario di Castel dell’Ovo il team Octo Pramac. Danilo Petrucci e Scott Redding hanno tolto i veli dalle moto che guideranno in pista nella stagione 2017 di MotoGp: l’italiano sfreccerà a bordo di una Gp17, la stessa di Lorenzo e Dovizioso, mentre il britannico guiderà una Gp16.

petrucci redding pramac2Tra un commento e l’altro sulla nuova stagione, sui favoriti e sulla responsabilità di avere a disposizione la stessa moto di top riders come Lorenzo e Dovizioso, Danilo Petrucci commenta anche il ruolo di Casey Stoner, il suo grande talento e gli insegnamenti: “lui ha uno stile unico e le sue regolazioni non le usa nessun altro, le sue caratteristiche sono troppo diverse da quelle di un pilota normale. E non si è certo scordato come si guida (ride)”, ha dichiarato il ternano come riportato su GpOne.com

Guardare a un solo giorno di test rischia di portarti fuori strada, ma non mi ha stupito. Ho la fortuna di poterlo vedere in pista e di guardare i suoi dati: lui è un fenomeno, come Maradona. Non importa che si alleni o meno”, ha aggiunto Petrucci che poi, scherzosamente, ha ammesso: “fa girare le palle (ride) come accade quando qualunque altro pilota con la tua moto ti è davanti. È normale, perché ogni pilota pensa di essere il più forte, o non sarebbe arrivato in MotoGP. Hai però sempre l’alibi dato dal fatto che tu devi pensare a un anno di gare, lui no”.

World Ducati Week _ Casey StonerHo un bel rapporto con Casey, mio papà lavorava con lui e ci conosciamo fin da piccoli. Il problema è che lui guida senza usare il freno anteriore e punta tutto sull’accelerazione, l’opposto di quanto faccio io. Però seguire i suoi consigli mi ha aiutato, sono contento di essere riuscito a metterli in pratica”, ha continuato prima di focalizzarsi sui suoi obiettivi per il 2017: “finire nei primi 10, questo è il primo. Sto lavorando tanto, per esempio in questi test ho passato molto tempo guardando i dati degli altri piloti, cercando i dettagli e ho sempre trovato qualcosa che mi ha aiutato”.

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