Renault, UTC E CNRS si sono associati per dare vita al laboratorio SIVALab per sviluppare veicoli autonomi comunicanti sempre più precisi
Renault e il laboratorio Heudiasyc, un’unità mista di ricerca tra l’Université de Technologie de Compiègne e il CNRS, danno vita ad un nuovo laboratorio di ricerca comune battezzato SIVALab (Laboratorio dei Sistemi Integrati per il Veicolo Autonomo), che sarà situato a Compiègne. Articolato su un programma di ricerca di lungo termine, un laboratorio comune è un partenariato tra un’unità di ricerca e un’azienda. È stabilito con una durata contrattuale di almeno 4 anni rinnovabili e si basa su norme di valorizzazione delle ricerche e una condivisione della proprietà intellettuale predefinite.
Questo partenariato scientifico e tecnologico concretizza una relazione di fiducia lunga più di 10 anni tra Renault e Heudiasyc. Il laboratorio SIVALab, che sarà caratterizzato da una governance e da risorse condivise, metterà a disposizione una struttura atta ad assicurare il proseguimento degli sviluppi scientifici e la realizzazione di progetti di grande portata. In un primo tempo svolgerà un programma di ricerca quadriennale. Il principale oggetto di studi di questa collaborazione verterà sull’affidabilità, l’integrità e la precisione dei sistemi di percezione e localizzazione utilizzati per la navigazione dei veicoli autonomi comunicanti.
I dati analizzati proverranno non soltanto dai sensori del veicolo ma anche da mappe predefinite del navigatore, nonché dall’esterno, attraverso collegamenti dinamici con altri automobilisti e con le infrastrutture. Grazie ad una gestione intelligente dell’unione di questi dati molteplici, il veicolo sarà in grado di posizionarsi meglio nell’ambiente circostante rispetto all’utilizzo dei semplici sensori. Il Laboratorio SIVALab sarà inaugurato il 3 marzo 2017 a Compiègne, alla presenza di personalità politiche regionali, tra cui Xavier Bertrand, Presidente del Consiglio regionale della regione Hauts-de-France, e Philippe Marini, sindaco di Compiègne, e di rappresentanti del CNRS, della UTC e di Renault.