Confessioni Niang: “io e i miei errori stupidi. Ecco la verità sul mio addio al Milan. E quanti allenatori…”

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L’ex attaccante del Milan Niang racconta i perché del suo addio ai rossoneri: “volevo un nuovo inizio, sono cambiati troppi allenatori”

LaPresse/Spada
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Milan, parla Niang – “Non è che il mio rapporto col Milan si sia rotto, ma forse avevo bisogno di un cambiamento, ne aveva bisogno la mia carriera”, un cambiamento chiamato Premier League, Watford. M’Baye Niang torna a parlare del Milan nel corso di un’intervista al Guardian: “Col Milan ho giocato partite molto importanti  e ho avuto anche la fortuna di segnare in alcune di quelle gare. La gente si domanda se non avessi troppa pressione addosso, ma non è così: se sei al Milan è perché meriti di stare lì e io me l’ero meritato per quello che avevo fatto col Caen e poi avevo la forza di carattere che serve in un club così prestigioso”.

LaPresse/REUTERS
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Milan, parla Niang – Niang torna a parlare di motivi che lo hanno spinto a lasciare il Milan: “Me ne sono andato perché mi serviva un nuovo inizio. Al Milan ho avuto stagioni nelle quali giocavo ed altre invece in cui non giocavo e sono finito in prestito al Montpellier e al Genoa. Non voglio cercare scuse, ma da quando sono arrivato in rossonero sono cambiati davvero tanti allenatori e per un giovane non è facile cambiare sempre tecnico e adattarsi ogni volta ad un modulo diverso e probabilmente è questo che ha giocato contro di me. Tutti i giovani hanno dei problemi e ripensando a due o tre anni fa, ho davvero fatto degli errori stupidi e che mi hanno danneggiato, ma ora mi piace pensare di essere maturato, di essere diventato un po’ più saggio e di capire di più sulla vita e su come funziona e quegli errori mi servono da insegnamento”, ha concluso Niang.

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