MotoGp, Suzuki ha bisogno di tanto lavoro: l’analisi di Zamagni sul nuovo team di Iannone

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Zamagni e l’analisi sulla Suzuki di Iannone e Rins dopo i test di Sepang

La stagione 2017 di MotoGp è iniziata. I piloti si stanno godendo un po’ di relax in attesa dei prossimi test, in programma dal 15 al 17 febbraio a Phillip Island.

Intanto i team stanno lavorando sui dati raccolti a Sepang nei primi test dell’anno per migliorare le moto e portarle nella condizione migliore in assoluto per l’esordio stagionale, previsto per il 26 marzo in Qatar.

Il famoso giornalista Giovanni Zamagni ha analizzato team per team i progressi e le novità dopo i test di Sepang e dopo aver commentato i risultati di Ducati, Yamaha e Honda, di certo non trascura la Suzuki, che quest’anno due nuovi piloti, tra cui anche Andrea Iannone, ex ducatista.

ai29_andrea-iannone_team-suzuki-motogp-2017_gsx-rr-014Al secondo posto nei test di Sepang si è piazzata la GSX-RR di Andrea Iannone, capace di girare subito velocissimo. Come nel caso della Yamaha, anche la Suzuki si conferma molto equilibrata, con una ciclistica da riferimento («è praticamente perfetta, non ho chiesto alcuna modifica», ha detto Iannone a fine test), in grado di assecondare al meglio i comandi del pilota“, ha scritto Zamagni nella sua analisi su La Gazzetta dello Sport.

ai29_andrea-iannone_team-suzuki-motogp-2017_gsx-rr-001Secondo Viñales, «la Yamaha ha una maggiore trazione»: la mancanza, o per meglio dire, il minore «grip meccanico» della Suzuki è un limite quando calano le gomme, come si è visto in più di un’occasione nella passata stagione. Il motore sembra aumentato in potenza massima, mettendo però in crisi la gestione elettronica: bisogna lavorare soprattutto su questo aspetto“, ha concluso il giornalista italiano.

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