MotoGp, Iannone positivo: “ecco perchè non siamo in alto in classifica”, e sulla nuova carena…

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Andrea Iannone, la nuova carena e i dati raccolti a Phillip Island: le sensazioni del pilota Suzuki al termine dei test australiani

E’ terminata la seconda sessione di test invernali. Oggi a Phillip Island i piloti sono scesi in pista per l’ultima volta prima delle prove del prossimo mese in Qatar e dell’esordio stagionale previsto per il 26 marzo. Maverick Vinales ha stabilito il miglior tempo seguito dagli spagnoli della Honda Marquez e Pedrosa. Giornata difficile per Valentino Rossi che non riesce ad andare oltre il 12° posto.

iannoneFuori dalla “top ten” anche Andrea Iannone che ha chiuso al 13° posto alle spalle del Dottore: “abbiamo tante cose da fare, ma stiamo capendo sempre di più la direzione da prendere. Alla fine credo di aver fatto un long run molto positivo, nel quale siamo riusciti a mettere insieme tutte le informazioni che abbiamo raccolto in questi giorni. Devo dire che il risultato non è stato niente male, queste le prime parole del campione di Vasto al termine della terza giornata di prove, riportate da Motorspot.com.

ai29_andrea-iannone_team-suzuki-motogp-2017_gsx-rr-015Purtroppo non sono riuscito a sfruttare la gomma nuova per fare il tempo alla fine, perché non avevo più gomme anteriori avendo già fatto due long run. E’ per questo non siamo in alto in classifica, ma se guardiamo il passo non sono troppo distante” ha continuato il pilota Suzuki che poi spiega su cosa lui e il team si stanno concentrando: “stiamo cercando di trovare dei miglioramenti non solo sul fronte dell’elettronica, anche se sappiamo di avere dei punti deboli su questo aspetto. Ci sono però anche altre aree in cui si può migliorare qualcosa. E’ chiaro però che lavorare in questa maniera è un po’ come fare il collaudatore, quindi non si riesce a tirare sempre fuori la massima prestazione. Vedremo in Qatar cosa verrà fuori da tutto questo lavoro“.

ai29_andrea-iannone_team-suzuki-motogp-2017_gsx-rr-013Non abbiamo molte informazioni riguardo alla nuova carena. Devo dire che più o meno sono simili. L’abbiamo provata su un long run perché per noi era fondamentale mandare più dati possibili in Giappone sulla distanza di gara. Stiamo cercando di fare più prove possibili e più lunghe possibili, per cercare di velocizzare lo sviluppo. L’adattamento alla nuova moto per me non è finito, quindi credo che con il passare delle giornate di test le cose andranno sempre meglio anche da questo punto di vista. Vivo delle sensazioni completamente diverse su ogni tracciato rispetto al passato, quindi arrivare al limite non è facile, perché devo avvicinarmi un passo alla volta“, ha concluso.

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