MotoGp, è guerra contro la doppia carentura Yamaha: “è una regola di merda”

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Il sistema della doppia carenatura utilizzato dalla Yamaha fa discutere, sarà l’IRTA a decidere circa la sua liceità

Doppia carenatura Yamaha – La prima giornata di test sul circuito di Phillip Island è andata in archivio con la superiorità di Marc Marquez certificata dal miglior tempo fatto segnare in pista.

LaPresse/Xinhua
LaPresse/Xinhua

A tenere banco all’interno del paddock però è sempre la doppia carenatura con ali integrate all’interno mostrata dalla Yamaha, espediente che ha spinto gli altri team a presentare delle richieste ufficiali alla Dorna circa la liceità di questo nuovo sistema. A far storcere il naso alle Case concorrenti è il risultato ottenuto dal team giapponese tramite questa doppia carenatura che, sfruttando una serie di deflettori, convoglia l’aria per ottenere un carico aerodinamico simile a quello generato dalle alette Ducati adesso proibite.

Doppia carenatura Yamaha – Il punto su cui si gioca la questione fa riferimento all’articolo 2.4.4.7, comma 8, del Regolamento FIM MotoGP secondo cui “I pezzi aerodinamici mobili sono proibiti”.

ezpeletaL’IRTA dovrà prendere la decisione definitiva, chiarendo se la doppia carena utilizzata dalla Yamaha possa essere considerata un pezzo aerodinamico mobile oppure no. Il magazine SportRider riporta alcune dichiarazioni di un manager di uno dei team del paddock, svelando il suo livore circa il regolamento in questione: “questo accade quando il regolamento è ambiguo… Si tratta di una regola di merda”. Per adesso tutto tace, i giorni più intensi si vivranno senza dubbio nelle settimane precedenti al Gp del Qatar, solo lì si capirà in maniera chiara se la Yamaha vincerà questa curiosa battaglia.

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