Mobilità elettrica, Enel spinge sulle automobili del futuro: “300 mln d’investimento”

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Enel spinge l’acceleratore sull’auto elettrica con la creazione di colonnine e unità ad hoc. Starace ammette: “300 mln d’investimento che  non peseranno su bollette”

Mobilità elettrica, Enel spinge sulle automobili del futuro: “300 mln d’investimento” – L’Enel spinge sull’acceleratore dell’auto elettrica, la compagnia di energia per consentire a chi si muove in questo modo di “fare una vita normale” sta cercando di dare spinta a questo mondo ancora troppo trascurato nel panorama italiano. Francesco Starace, a.d. dell’azienda ha annunciato 300 milioni di investimento per la realizzazione di una infrastruttura di colonnine di ricarica e la creazione di un’unità organizzativa ad hoc all’interno dell’azienda. L’occasione per descrivere l’impegno in questo settore è stata la presentazione del volume ‘100 italian e-mobility stories’, realizzato insieme a Symbola, che descrive una filiera della mobilità elettrica molto vivace, piena di aziende che puntano forte su questo mercato.

Mobilità elettrica, Enel spinge sulle automobili del futuro: “300 mln d’investimento”-  E la scommessa, dunque, è anche dell’Enel, che “tra un paio di mesi” annuncerà la nuova unità organizzativa con un responsabile che si sta cercando “sia dentro che fuori“: la nuova divisione “si occuperà di tutte le offerte ai clienti che non riguardano energia elettrica e gas, e quindi, anche dell’auto elettrica“. Da Aprile il compito principale della nuova unità sarà ovviamente quello di realizzare in un arco di tempo di “due, tre anni“, una rete di ricariche finalmente omogenea nel Paese (basti pensare che a Roma ce ne sono solo 100 e che, spesso, sono occupate da auto parcheggiate abusivamente): Enel, ha spiegato Starace, ha realizzato e presentato al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio uno studio insieme al Politecnico di Milano che ipotizza, per un parco auto di 360mila vetture (contro le 6mila attuali), la necessità di 12mila punti di ricarica. Un traguardo per il quale “l’investimento non è colossale“, perchè sono sufficienti “300 milioni” che, ha assicurato Starace “non graveranno in bolletta”. Si tratterà infatti di sfruttare fondi europei ma anche di utilizzare “il contributo di chi utilizza le macchine”.

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