Riscopriamo una vecchia dichiarazione di Gianni Clerici che nel 1999 vide Roger Federer contro l’Italia in Coppa Davis, progetizzandone una grande carriera futura
Che Roger Federer sia un fenomeno, un nome impresso a fuoco nella storia del tennis, non lo si scopre di certo dopo la Finale degli Australian Open 2017 e la conquista del 18° Slam. Ma in quanti avevano previsto un exploit del campione svizzero quando era solo un ragazzino? I presupposti c’erano tutti a dire il vero, ma una carriera del genere ha superato qualsiasi previsione. Eppure, un italiano sul finire degli anni ’90 aveva previsto tutto. Gianni Clerici, vedendo Roger Federer impegnato contro l’Italia in Coppa Davis, restò affascinato e stupito. Roger era solo un ragazzino, nemmeno 18enne, ma si sbarazzò dell’azzurro Sanguinetti in 4 set con una facilità disarmante.
Sanguinetti stesso dichiarò: “mi ha sconcertato la sua palla di servizio, non è velocissima ma è molto pesante. Potevo fare qualcosa di più, ma aveva sempre lui il gioco in mano“. Gianni Clerici assistendo alla sfida, prese in prestito una definizione di Mario Soldati è apostrofò Federer come: “un bambinone dalla mano santa, un unto del Signore“. Mai parole furono più azzeccate: da quel giorno arrivarono 1 Roland Garros, 7 Wimbledon, 5 US Open e 5 Australian Open, l’ultimo domenica a certificare il fatto che quel ‘bambinone’ adesso è un uomo ma il suo talento continua ad andare oltre quello dei comuni mortali.