Roger Federer, l’esempio per ogni ‘bad boy’: ecco come vincere senza montarsi la testa e diventare una leggenda
Se diamo un’occhiata al passato di Roger Federer, in particolare ai primi anni nel circuito, facciamo fatica a trovare quell’immagine di classe ed eleganza a cui siamo abituati adesso. Roger, a dirla tutta, era un ‘bad boy’, un giovane talentuoso con il desiderio di emergere e non restare imbrigliato nei freddi schemi di regole e norme. Per fortuna, come confessato dallo stesso Federer, i primi successi importanti sono arrivati dopo il turbolento inizio, permettendogli di non montarsi la testa e gestirli con una mentalità diversa.
“Sono maturato e ho imparato a comportarmi in modo più civile – ha raccontato Federer al magazine mensile ‘IoDonna’ – Ho avuto la fortuna di essere supportato da un ottimo team. Io ringrazio di aver conquistato vittorie importanti quando ero un giocatore più maturo e non un ragazzino, altrimenti avrei rischiato di uscire di testa. La mia è stata una crescita graduale“.
