Cesare Prandelli al veleno dopo l’addio al Valencia: l’allenatore italiano svela cosa è realmente successo con il club spagnolo
Prandelli-Valencia, i motivi dell’addio – “Non potevo restare al Valencia, mi sono sentito delegittimato nei confronti della squadra e dei tifosi. Le premesse erano diverse, mi avevano promesso rinforzi, con un investimento da 30 milioni, che poi è stato ridotto di molto”, verità scottanti, firmate Cesare Prandelli. L’addio al Valencia tra mille polemiche e illazioni, adesso le parole dell’allenatore italiano alla Gazzetta dello Sport che fanno venire a galla verità scottanti.
Prandelli-Valencia, i motivi dell’addio – A mandare su tutte le furie Prandelli è stato il mancato arrivo di Simone Zaza: “Chiuso l’affare con la Juvenrus ho parlato col padre, chiedendo il permesso di contattare Simone. Lo aspettavo il 28 per il primo allenamento e invece il club blocca tutto, dicendomi che avrei dovuto scegliere tra una punta e un centrocampista. A quel punto, prese 24 ore, mi sono dimesso. Stipendio? Avessi voluto fare il furbo, avrei atteso l’esonero, ma non abbiamo preso un giocatore già preso e me sono andato”, afferma Prandelli.
Prandelli-Valencia, i motivi dell’addio – Prandelli, poi, lancia un messaggio a… Stefano Pioli: “l’Inter ha bisogno di ristrutturarsi. In Spagna ho provato a mie spese la situazione di una proprietà non del posto, i chilometri delle comunicazione che a volte s’interrompono… Pioli però è uno degli allenatori più preparati”.