MotoGp, Lorenzo tende la mano a Valentino Rossi: che apertura dello spagnolo!

SportFair

Protagonista di uno speciale su Sky Sport, Jorge Lorenzo ha parlato di tutto: dagli obiettivi Ducati fino alla sua relazione con Rossi

Si inizia a respirare aria di MotoGp: dopo la presentazione ufficiale di ieri della Yamaha con Valentino Rossi e Maverick Vinales, ieri è stato il turno della Ducati che in mattinata ha mostrato per la prima volta al mondo intero la DesmosediciGp che accompagnerà per l’intera stagione Andrea Dovizioso e il suo nuovo compagno di squadra Jorge Lorenzo.

LaPresse/Massimo Paolone
LaPresse/Massimo Paolone

Proprio lo spagnolo è stato protagonista di uno speciale di Sky Sport, durante il quale ha analizzato vari temi tra cui gli obiettivi della Ducati e il suo rapporto con Valentino Rossi. “La moto è un po’ più alta, il suono diverso, le vibrazioni diverse, molte cose diverse, il motore è veramente geniale… manca un po’ di velocità in curva. Ciò che mi ha spinto verso la Ducati è stata la motivazione. Vincere un altro titolo con la Yamaha sarebbe stato molto bello, però farlo con la Ducati è qualcosa di speciale. Alla fine del 2015 pensavo di finire la mia carriera in Yamaha. Ma poi ho avuto due offerte similari e molto buone e ho scelto Ducati”.

LaPresse/Massimo Paolone
LaPresse/Massimo Paolone

Nemmeno Valentino Rossi è riuscito a vincere in Ducati, Lorenzo però non ci pensa: “in questo momento non è la stessa Ducati che ha guidato Valentino, non ci sono le stesse persone e gli stessi ingegneri. Non c’era Gigi, sono cambiate le gomme e l’elettronica. Schumacher quando è passato dalla Renault alla Ferrari ha vinto il Mondiale dopo cinque anni e ha vinto per cinque stagioni di seguito. Oppure Hamilton quando è passato dalla McLaren alla Mercedes: all’inizio nessuno pensava che avesse fatto bene, ma alla fine ha preso la macchina più competitiva. La relazione con Rossi? Cambierà, sarà meno tesa, perchè il tuo primo nemico è il compagno di squadra, perchè porta la tua stessa moto. E se ti batte non ci sono scuse, vuol dire che ha dimostrato di essere stato più bravo”.

Condividi