Le verità di Antonio Cassano: “futuro, Cina e Juventus: ecco cosa dico. E su Balotelli…”

SportFair

Intervistato a Tiki Taka, Antonio Cassano ha parlato di diverse tematiche importanti: dal suo futuro, alle prospettive in Cina, passando per Juve-Inter, la Samp e Balotelli

LaPresse/Daniele Montigiani
LaPresse/Daniele Montigiani

Antonio Cassano è tornato a parlare dopo la rescissione con Sampdoria. Il fantasista barese l’ha fatto a Tiki Taka, su Mediaset: io voglio ancora giocare, voglio divertirmi perchè io vivo per il calcio, dopo che per la mia famiglia. Se arriverà un’opportunità che mi stuzzica la accoglierei con entusiasmo. Dalla Cina è arrivata una chiamata, ma per me il calcio è in Europa. Per me il bello del calcio è la competizione, il confronto con i più forti, non i soldi. Non sono uno di quelli che va in Cina dichiarando di sposare un progetto, quando in realtà l’unica cosa che sposa è il grano”.

Intervista a 360° con Pierluigi Pardo. Dal futuro a tutti i temi della Serie A. Per ‘Fantantonio’ la Juventus è una spanna sopra tutte:fa un campionato a sè, può solo perderlo lei: Napoli e Roma possono passare dei buoni periodi, ma i bianconeri rimangono troppo più forti delle altre squadre. Secondo me la Juventus non avrà problemi, anzi nel corso della stagione allungherà il divario. Per i prossimi dieci anni dipenderà tutto dalla Juventus”. Sugli sportivi piu’ amati:I tre sportivi nel mio olimpo personale? Federer, Valentino e Messi: mi ritengo fortunato a vivere in questo periodo. Per quanto riguarda Roger, durante la finale con Nadal mi ha fatto sudare più di quando giocavo”.
LaPresse
LaPresse

Su Balotelli: non seguo la Ligue 1 ma so che sta facendo molto bene: deve continuare su questa scia qui. La sua grande fortuna è avere al suo fianco un fenomeno come Mino Raiola: Mario è forte, ma Mino ogni suo giocatore lo fa diventare da forte a stratosferico”.

Sul nuovo modulo della Juve: possono giocare così in Italia, ma in Europa se becchi il Barcellona o il Bayern Monaco voglio vedere come va a finire. In Italia fanno paura a tutti e possono giocare come vogliono, pure con Buffon in porta e 10 giocatori qualsiasi, ma penso che in Champions Allegri farà qualche aggiustamento”. “Io la vedo dura che possa giocare con quei quattro più Pjanic: in Italia la palla ce l’hanno sempre loro, in Europa se ce l’hanno gli altri devi correre. Confido in Allegri, che stimo moltissimo: sicuramente troverà la chiave giusta”.
 
LaPresse/Daniele Badolato
LaPresse/Daniele Badolato

Sul mancato saluto di Dybala ad Allegri: conoscendo Allegri, qualcosa nello spogliatoio a fine partita a Dybala glielo avrà detto: Max non è uno che te le manda a dire, ma è leale”. Su Higuain: “con Suarez è il centravanti piu’ forte al mondo: giocatori decisivi come lui o come l’uruguaiano non ce ne sono in giro”. Su Totti: vedendo questa Serie A può ancora giocare e divertirsi. Forse coi giocatori di 10 anni fa, a 40 anni avrebbe fatto piu’ fatica. Ma il livello è sceso e con i giocatori che ci sono ora può ancora fare un paio d’anni”.

Su Juve-Inter: “spero che la mia squadra del cuore, che è l’Inter, vinca. Ma la vedo dura: la Juve in Italia è difficilmente battibile, ha un’altra mentalita’. L’anno scorso è partita da -15, come quando i ragazzi piu’ grandi, in una gara di corsa, danno un vantaggio ai piu’ piccoli. Pero’ poi li vanno a prendere. Spero ci possa essere partita domenica, ma la vedo molto dura”.
LaPresse/Valerio Andreani
LaPresse/Valerio Andreani

Sul rapporto con Ferrero: con Ferrero mi sono lasciato in serenita’, senza polemiche. Hanno deciso che volevano puntare su altri giocatori e quindi ora mi alleno con la Primavera. C’è anche il tempo per un divertente siparietto con Gianluigi Buffon. Il portiere della Juventus e della Nazionale ha esordito con una battuta (“ancora circola?”) e poi ha spronato Fantantonio a non smettere di giocare dopo la rescissione con la Sampdoria: “regalaci l’ultimo botto, gioca alla grande ancora per un anno e mezzo”. Complimenti ricambiati dal barese: “tu dovresti giocare fino a 50 anni”. pronta la risposta: “l’importante è non diventare ridicoli…”. (ITALPRESS).

Condividi