Dzeko, cosa dici? “Roma come Sarajevo dopo la guerra. Io alla Juve? E’ andata così”

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Edin Dzeko muove un paragone che potrebbe fare discutere: “Roma come Sarajevo. Qui non ti criticano, ti insultano”

LaPresse/Alfredo Falcone
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Roma, verità Dzeko – “In Inghilterra c’era meno pressione. Roma è simile alla Bosnia: non ti criticano, ti insultano. Quindi sono abituato. Fai bene tre volte, ma se alla quarta sbagli, ecco che ricominciano gli insulti. E’ come se si aspettasse l’occasione giusta per colpirti. Cattiveria esagerata? Posso solo ricordare quello che ho vissuto. L’anno scorso hanno le critiche hanno finito per influenzare anche Spalletti che dopo non mi ha fatto più giocare”, Edin Dzeko a tutto campo.

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Roma, verità Dzeko – L’attaccante della Roma si racconta in un’intervista rilasciata a ‘Il Messaggero’, dove non si parla solo di calcio: “Roma è una citta meravigliosa, specie per chi ha vissuto non in posti eccezionali come Manchester e Wolfsburg. Certo, muoversi in macchina diventa un problema: le strade sembrano quelle di Sarajevo dopo i bombardamenti. Si vede che è una città in difficoltà, in crisi. Bisogna investire sulle strade, non si possono abbandonare così”.

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Roma, verità Dzeko –Quando ero piccolo facevo l’ala destra, il mio idolo era Shevchenko. Sono impazzito per lui quando segnò la tripletta contro il Barcellon al Camp Nou. Van Basten? Qualcuno mi ha accostato a lui, ma per me, all’inizio, esisteva solo Sheva”, prosegue Dzeko. Che poi svela un retroscena di mercato. “il procuratore Silvano Martina è una persona importante per me, mi confronto con lui su tante situazioni. E’ vero, c’è stata la possibilità di andare in bianconero. Ma alla fine sono qui e sono felice di questa scelta”. Il campo, almeno in questa stagione, conferma che la scelta è stata giusta”.

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