Vincenzo Nibali, neo capitano della Bahrain Merida, vuole Chris Froome al Giro d’Italia
In questi giorni la Bahrain Merida sta percorrendo alcuni chilometri di dimostrazione nella calda Mamana, la città più grande dello Stato arabo. Ieri un bagno di folla ha accompagnato la neo squadra WorldTour che ha come capitano Vincenzo Nibali. Il Manager Copeland ha lavorato molto per creare un team adatto alle esigenze del messinese; una squadra solida, ben strutturata che potrà garantire successi e soprattutto competere con il Team Sky, Movistar e Trek Segafredo. Particolarmente entusiasta il capitano, che vedendo questo affetto dai fan ha dichiarato: “sono emozionato e orgoglioso, qui sta cominciando un nuovo capitolo per me e per il ciclismo“, come riportato da La Gazzetta dello Sport.
Il general manager Brent Copeland è soddisfatto della squadra che ha costruito e tesse lodi su Nibali: “Vincenzo ha 32 anni, ma ha davanti 2-3 stagioni molto buone, – ha dichiarato Copeland -. Negli occhi, negli atteggiamenti, vedo un entusiasmo contagioso”.
Raggiante anche il Principe Nasser Bin Hamad Al Khalifa, che ha voluto fortemente Vincenzo Nibali, per poter dare al Paese una collocazione sportiva importante. Il Medio Oriente sta entrando prepotentemente nello sport in generale: dalla Formula 1, alla MotoGP passando al calcio e adesso anche nel mondo a due ruote. Ieri, la folla era in delirio per tutti i corridori della Bahrain Merida, anche se mancava Haussler, causa infortunio. Il vincitore del Giro d’Italia 2016, ha lanciato la sfida a Chris Froome, che lo invita formalmente a partecipare alla corsa in rosa: “un corridore come Froome – prosegue – almeno una volta deve venire al Giro per provare a vincerlo”.
La preparazione è la base del ciclismo; tutto deve essere sempre costantemente tenuto sotto controllo. Per preparare il Giro d’Italia, edizione numero 100, la Bahrain Merida sarà al Giro di Croazia, un mini tour di 6 tappe senza cronometro ma con 2 salite molto difficili. “Il Giro è esigente da subito, tra Sardegna e Etna alla quarta tappa, e non bisogna distrarsi cercando prima di strafare, – ha dichiarato il preparatore Slongo -. Rispetto al solo Trentino, poi, in Crozia ci sono un giorno di gara in più e un chilometraggio complessivo maggiore”.