Chapecoense, la vita in un gesto: così Neto fa (ancora) commuovere il mondo

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Chapecoense che oggi si è ritrovata in ritiro: presente, nonostante le stampelle, anche Neto uno dei sopravvissuti del disastro aereo che ha causato 71 morti

LaPresse/EFE
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Chapecoense, Neto in ritiro – Si ricomincia. La vita va avanti anche per la Chapecoense che oggi è ufficialmente ripartita poco più di un mese dopo il disastro aereo dello scorso 29 novembre. Settantuno morti, sei sopravvissuti, tra questi il difensore Helio Hermito Zampier Neto oggi presente, nonostante le stampelle, al raduno della squadra presso l’Arena Condâ, lo stadio di Chapeco’. Sotto la guida del tecnico Vagner Mancini, i nuovi giocatori (tra cui l’ex Palermo De Melo) e i Primavera che sono stati promossi in prima squadra. “Ringrazio tutti ma in maniera speciale Neto, bentornato a casa tua, questo luogo ti appartiene”, ha dichiarato il direttore esecutivo del club Rui Costa.

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Chapecoense, Neto in ritiro –Affronterò la situazione a testa alta, ho il compito di rappresentare al meglio i miei compagni che non ci sono più, non mi lascerò andare alla depressione e alla nostalgia – ha dichiarato il difensore -. Devo pensare positivo, ricordare quello che la gente diceva di noi, di una squadra modesta che in pochi anni aveva fatto tanta strada fino ad arrivare alla finale della Copa Sudamericana. Siamo entrati nella storia. Per me inizia una nuova sfida, devo ritrovare la salute e superare mentalmente quanto e’ successo”. Di sfida ha parlato anche il tecnico Vagner Mancini. “E’ mio dovere, e anche tutti i nuovi arrivati sentono come me questa responsabilita’, far si’ che la Chapecoense torni a mostrare il bel calcio che ha fatto vedere negli ultimi anni, ma soprattutto fare di tutto per rendere omaggio ogni giorno a tutte le persone che hanno perso la vita su quell’aereo“. (ITALPRESS)

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