Dal 2018 nelle unità edilizie di nuova costruzione con un minimo di 10 abitazioni saranno obbligatori i punti di ricarica per le auto elettriche
Uno dei problemi relativi alla diffusione capillare delle auto elettriche è la scarsa presenza di colonnine dedicate alla ricarica delle batterie. Per migliorare la situazione , il Governo prova a mettere in pratica la Direttiva europea relativa alla realizzazione di infrastrutture dedicate ai combustibili alternativi ed in particolare al miglioramento della rete di ricarica dedicata ai veicoli elettrici.
La direttiva stabilisce infatti che entro il 31 dicembre 2020, dovrà esserci “un numero adeguato di punti di ricarica accessibili al pubblico”: questo valore dipenderà dal numero di veicoli in circolazione dotati di batterie ricaricabili. Per raggiungere questo scopo, decreto legislativo 257/2016 impone l’installazione di colonnine nelle grandi città, nelle zone abitate, sulle strade statali e sulle autostrade. I punti di ricarica dovranno avere distributori lento (con potenza fino a 7,4 kW), accelerato (7,4-22 kW), veloce (22-50 kW) o ultra-veloce (oltre 50 kW).
Entro il entro il 31 gennaio 2017 tutti i comuni dovranno adeguare il proprio regolamento edilizio rendendo effettivo l’obbligo di punti di ricarica negli edifici privati e in quelli pubblici di nuova costruzione. Il regolamento interesserà le unità edilizie con un minimo di 10 abitazioni e quelli “ad uso diverso da quello residenziale con superficie utile superiore a 500 metri quadrati”. Il numero di prese di ricarica dovranno essere il 20% dei posti auto disponibili nei condomini.