Nessuna finale, solo strazio e dolore: gli stadi di Chapecoense e Atletico si riempiono per… il ricordo [FOTO]

  • LaPresse/EFE
  • LaPresse/EFE
  • LaPresse/EFE
  • LaPresse/EFE
  • LaPresse/EFE
  • LaPresse/EFE
  • LaPresse/EFE
  • LaPresse/EFE
  • LaPresse/EFE
  • LaPresse/EFE
  • LaPresse/EFE
  • LaPresse/EFE
  • LaPresse/EFE
  • LaPresse/EFE
/
SportFair

Momenti toccanti e dolorosi quelli andati in scena ieri in Brasile e Colombia, dove gli stadi di Chapecoense e Atletico Nacional si sono riempiti per ricordare le vittime del disastro aereo

Una finale che non si è mai giocata ma che ha comunque riempito due stadi, oltre ad attirare l’attenzione di tutto il mondo, calcistico e non.

LaPresse/EFE
LaPresse/EFE

Nella notte italiana l’Arena Condâ, lo stadio della Chapecoense, e l’Atanasio Girardot, l’impianto delle gare casalinghe dell’Atletico Nacional, a Medellin, si sono riempiti per rendere omaggio alle 71 vittime del disastro aereo che ha distrutto la squadra dello stato di Santa Catarina, in volo per andare a giocare l’andata della prima finale della sua storia, quella della Copa sudamericana del 2016. La partita era in programma alle 21.45 di Medellin, ma già un’ora prima sono iniziate le celebrazioni per ricordare le vittime che hanno avuto il culmine proprio nell’orario del fischio d’inizio. Un minuto di silenzio in entrambi gli stadi e mentre nell’impianto del Chapecoense i giocatori venivano ricordati con foto e nomi, in quello del Nacional, dove era presente la squadra al completo oltre, sono state liberate 71 colombe, tante quante le vittime del disastro aereo. I tifosi colombiani hanno intonati cori per la squadra brasiliana (“me escutem em todo continente, sempre recordaremos a campeä Chapecoense” uno dei tanti), mentre nella parte finale delle celebrazioni molti bambini vestiti con la divisa della Chapecoense, hanno fatto volare in aria palloncini bianchi mentre venivano pronunciati i nomi dei 19 giocatori deceduti. (ITALPRESS)

Condividi