Napoli, (amare) verità Reina: “ecco cosa ci manca rispetto alla Juve. E sul gol di Higuain dico…”

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Il portiere del Napoli Reina analizza l’anno azzurro che sta per concludersi e poi ammette: “Juventus? Hanno la mentalità che a noi manca”

LaPresse/Gerardo Cafaro
LaPresse/Gerardo Cafaro

Napoli, parla Reina – “E’ stato un anno positivo, abbiamo raggiunto degli obiettivi che ci eravamo prefissati all’inizio. In campionato siamo arrivati secondi meritatamente, abbiamo giocato bene, seguendo una filosofia vincente. Ci è mancato un pizzico di tutto per arrivare primi, la Juve ha fatto un 2016 fantastico ed è stato giusto che abbia vinto il campionato. Siamo soddisfatti e questo 2016 deve essere una rampa di lancio per il futuro, per crescere. Personalmente in quest’anno sono tornato in Nazionale e mi ha fatto piacere“. Lo ha detto il portiere del Napoli, Pepe Reina, in un’intervista esclusiva a Premium Sport. L’anno scorso, a gennaio, i partenopei si laurearono campioni d’inverno a gennaio: Quest’anno, nonostante la cessione di Higuain alla Juventus, per Reina la squadra di Sarri è partita “con la consapevolezza di avere una rosa più completa e sappiamo che quest’anno potrà essere grandioso. Siamo a metà del cammino, le cose stanno andando bene ma la squadra può ancora migliorare: siamo una rosa che ha un grande futuro”.

LaPresse/Fabio Ferrari
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Napoli, parla Reina – Nel suo momento migliore, Milik si è infortunato: “Stava facendo bene, è giovane ed è arrivato con la pressione addosso di essere il sostituto di Higuain che poteva pesargli molto. Non è stato così, è un ragazzo che si è subito inserito nello spogliatoio, si e’ adattato molto bene alla vita di Napoli e sono certo che darà tantissime gioie ai tifosi”. Nello scontro diretto con i campioni d’Italia, il gol decisivo l’ha messo a segno proprio l’ex Higuain: “Non ho pensato a niente dopo quella rete, solo che potevamo giocarcela con tutti. In due anni siamo stati meglio di loro, abbiamo giocato meglio ma alla fine abbiamo perso. Ci manca qualcosa che loro hanno, forse la mentalità, perché non può essere una casualità. A me fa piacere andare in ogni stadio e giocare il nostro calcio: questa e’ la cosa fondamentale”. (ITALPRESS)

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