Stefano Domenicali svela i possibili motivi che hanno portato Valentino Rossi a dire no alla F1 10 anni fa
Le stagioni 2016 di F1 e MotoGp sono terminate. Nelle quattro ruote è stato Nico Rosberg ad aggiudicarsi il titolo Mondiale, mentre nelle due ruote è Marc Marquez il re del 2016.
Dopo la vittoria del suo primo Mondiale Rosberg ha annunciato il suo ritiro dalla F1. Dopo questo annuncio F1 e MotoGp si sono per un attimo mescolate. Wolff ha infatti scherzato su possibili provini a Valentino Rossi e Jorge Lorenzo per occupare il posto di Rosberg, e il campione di Tavullia ha prontamente risposto “il mio numero ce l’hanno“.
Sia Lorenzo che Rossi conoscono bene le monoposto: il maiorchino ha infatti testato a Silverstone qualche mese fa la Mercedes con cui Hamilton vinse il Mondiale nel 2014, mentre il Dottore è salito a bordo della Ferrari e ha anche meditato a lungo su un possibile passaggio dalle due alle quattro ruote, per una nuova carriera in F1.
L’amore per le moto però ha prevalso ma forse c’è anche qualche altro aspetto che ha fatto dire a Rossi no alla F1: “Rossi in quei test diede conferma di avere un talento e una capacità tecnica tale da non sfigurare neppure con le quattro ruote come ha dimostrato ancora una volta , vincendo il Rally di Monza. Allora, e parliamo di 10 anni fa, Valentino era pronto per correre in F.1 poi lui decise diversamente e la storia finì lì. Perchè poi in pista non sei più solo e i duelli corpo a corpo al volante di una monoposto sono diversi da quelli in sella alla moto, così come le traiettorie e le strategie“, ha dichiarato Domenicali, attuale presidente della Lamborghini ed ex amministratore delegato della Ferrari, come riportato da La Gazzetta dello Sport.