Alessandro Vanotti, ciclista italiano e grande sportivo racconta ai microfoni di SportFair il suo futuro, la sua impressione sulla Lampre e su Vincenzo Nibali
Alessandro Vanotti è uno dei ciclisti che in questo momento è senza contratto. Il bergamasco infatti fino al 31 dicembre sarà in sella all’Astana, ma poi si svincolerà. Lui e Davide Malacarne sono tra i ciclisti che più meriterebbero un contratto, non solo per la loro forza fisica, ma anche per la loro metodologia di allenamento. Alessandro Vanotti in questi anni ha dimostrato il suo valore vincendo la crono squadre nel 2007 al Giro d’Italia, la crono squadre alla Vuelta di Spagna nel 2008 e nel 2013 con Vincenzo Nibali come compagno di squadra in Astana.
Il ciclista si è raccontato ai microfoni di SportFair parlando della sua preparazione in vista della stagione (si spera) 2017 con un team: “la preparazione sta andando bene, ho molta esperienza ormai e posso fare a meno del preparatore in questo momento. Sto aspettando se nel 2017 potrò correre e poi se, dovessi continuare, allora continuerò la preparazione col preparatore per stabilire i picchi di forma in base al programma gare e gli obiettivi”. Come detto, il ciclista ha vinto 3 tappe nei grandi giri tutte nelle cronosquadre (tappe da lui predilette). Abbiamo chiesto a quale vittoria è più legato: “io ho vinto nel 2007 una tappa dura alla Settimana Lombarda nella mia città a Bergamo, poi penso 10 cronosquadre, tante nei grandi Giri, ho vestito la maglia Blu dell Integiro al mio primo Giro d Italia, alcune prestazioni e soddisfazioni tipo il terzo posto alla Lissone Varazze 2005 Giro d’Italia, piazzamenti a Giro di Svizzera e Vuelta Espana e maglia del miglior scalatore questo anno al Giro di Austria”.
Nella carriera di Alessandro Vanotti ha avuto molti compagni di squadra importanti, soprattutto Fabio Aru, Michele Scarponi e Vincenzo Nibali. Proprio sullo Squalo, abbiamo chiesto quale impressione ha su di lui: “Vincenzo è un ragazzo tranquillo e umile e come tutti sapete è molto forte completo vincerà ancora tanto!”.
In questo mercato di ciclismo, molti sono stati i corridori che hanno cambiato squadra: Alberto Contador, dopo la chiusura della Tinkoff è andato alla Trek Segafredo, Vincenzo Nibali è andato alla Bahrain Merida, Diego Rosa è passato al Team Sky e il bicampione del Mondo Peter Sagan è approdato alla Bora Hansgrohe. Ad Alessandro abbiamo chiesto quale è stato il miglior affare di mercato: “sicuramente l’affare mediatico la fatto la Bora con Sagan il quale farà ritornare la voglia pazzesca di ciclismo in Germania com’era alcuni anni fa”.
Il ciclismo italiano ha vari giovani alfieri su cui puntare ad una vittoria di classifica nei grandi giri in futuro. Sonny Colbrelli, passato alla Bahrain Merida, Diego Ulissi della Lampre-Merida (futura Tj Sport) e Fabio Aru, capitano dell’Astana. Su questi 3 ciclisti abbiamo chiesto a Vanotti se il futuro del ciclismo italiano è sulle loro spalle: “penso proprio di si, poi tutti tre con caratteristiche differenti ed è una buona cosa, cosi siamo coperti su tutti i terreni”.
La Lampre-Merida dal prossimo anno si chiamerà Tj Sport. Ma qualche giorno fa, la squadra ha subito una doccia fredda da parte dell’UCI che non ha rilasciato la licenza per l’iscrizione al WorldTour. Vanotti su questo tema ci ha rilasciato: “la Lampre è una struttura solida la quale è gestita da Saronni, un binomio storico e solido e non avrà assolutamente problemi a continuare. Prediligono i professionisti giovani italiani e fa molto piacere. È una cosa bellissima”.
Il Giro d’Italia 2017 sarà l’anno del centenario. Una corsa a tappe che vedrà la sfida tra Vincenzo Nibali e Fabio Aru. Ecco il pronostico di Alessandro Vanotti: “il favorito al Giro d’Italia è il campione uscente (Vincenzo Nibali, ndr), ma attenzione ad Aru è fortissimo in salita può fare la differenza, poi Chaves terzo incomodo”. Il Giro d’Italia per tutti gli italiani è la corsa a tappe più bella del calendario WorldTour. L’edizione 2017 sarà molto affascinante e difficile che impegnerà molto tutti i corridori. Vanotti spera di poter essere presente all’edizione numero 100: “non so ancora se parteciperò al Giro d’Italia, però all’idea sono motivatissimo perché se cosi fosse, sarà il mio 20esimo grande Giro e il decimo Giro d’Italia il quale arriva a Bergamo (la sua città natale, ndr) e per me e per i miei tifosi di sempre sarebbe un gran bel regalo”.
Come detto, Vanotti è uno di quei corridori che rischia di essere tagliato dal ciclismo come Davide Malacarne. A tal proposito abbiamo chiesto cosa ne pensa della situazione del suo ex compagno di squadra: “posso dire che siamo nella stessa situazione mi dispiace e quindi capisco il suo stato d’animo gli sono vicino”.