Chapecoense, lacrime e commozione alla consegna della Copa Sudamericana: “la condividiamo con l’Atletico”

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A ricevere il trofeo è stato il presidente della Chapecoense che, dal palco, ha voluto condividere la Copa Sudamericana con l’Atletico Nacional

Una finale mai disputata, una Coppa alzata in cielo da due presidenti e 71 persone che non ci sono più per quel maledetto disastro aereo dello scorso 28 novembre in Colombia.

LaPresse/EFE
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La cerimonia del sorteggio dei gironi della Copa Libertadores, a Luque in Paraguay, ha avuto la Chapecoense come protagonista, in un clima di comprensibile commozione e di grande solidarietà. Il presidente del club brasiliano, Plinio David De Nes Filho, ha ricevuto, visibilmente emozionato, il trofeo che spetta ai campioni della Copa Sudamericana, la competizione equivalente dell’Europa League, e che la Conmebol, dietro richiesta dell’altra finalista, il Nacional di Medellin, ha assegnato alla squadra di Chapecò anche se la finale non si è mai disputata. “Voglio dividere questo trofeo con l’Atletico Nacional – ha detto con la voce rotta dalla commozione De Nes Filho e per questo invito sul palco Daniel Jimenez per alzare insieme a me il trofeo. Voglio ringraziare tutti per la grande solidarietà, per l’affetto che abbiamo ricevuto da ogni parte del mondo, ma voglio soprattutto ringraziare il Nacional e dividere con loro questo trofeo“.

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A consegnare la coppa il presidente della Conmebol, Alejandro Dominguez, che ha parlato di una notte “di forti sentimenti. Il mese scorso abbiamo perso 71 vite umane e questo dolore ce lo porteremo sempre dentro le nostre anime. Nel calcio le rivalità sono forti, ma la tragedia del 28 novembre ha dimostrato che questo sport possiede anche una grande forza, quella di unire e di permetterci di dare il meglio di noi quando serve“. (ITALPRESS)

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