Tragedia Chapecoense, clamoroso retroscena: la squadra non avrebbe dovuto prendere quel volo

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La Chapecoense avrebbe dovuto raggiungere la Colombia con un volo charter ma l’aviazione brasiliana non ha dato la propria autorizzazione

Una disgrazia pazzesca che colpisce al cuore il calcio mondiale, in particolare quello brasiliano che perde, quasi per intero, la squadra della Chapecoense. 

LaPresse/Xinhua
LaPresse/Xinhua

Il volo su cui  viaggiava l’intera delegazione, diretta a Medellin per l’andata della Copa Sudamericana contro l’Atletico Nacional, si è schiantato nella regione di Antioquia provocando la morte di 75 persone. Sono solo sei i sopravvissuti allo schianto, di cui quattro calciatori, un giornalista e un’assistente di volo. Il risvolto davvero pazzesco di tutta questa situazione, però. è che la squadra originaria di Santa Catarina avrebbe dovuto viaggiare su un charter diretto per Medellin ma il volo non è stato autorizzato dall’aviazione brasiliana. Costretto a cambiare programma, la Chapecoense – con una delegazione di 42 persone fra giocatori, dirigenti e staff tecnico – si è imbarcata a San Paolo facendo scalo in Bolivia, a Santa Cruz de la Sierra, per salire su un aereo di linea con altri 30 passeggeri – fra cui molti giornalisti e tifosi – e 9 membri dell’equipaggio. A pochi minuti dall’atterraggio, poi, la perdita di contatto con la torre di controllo, apparentemente per un guasto elettrico, seguito poi dallo schianto avvenuto poco prima della mezzanotte locale. Le domande restano tante, ma una spicca più delle altre: perchè l’aviazione brasiliana non ha autorizzato quel volo? Qualcuno dovrà pur chiarire i motivi di questa ‘insensata’ decisione.

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