Tennis, clamorosa svolta nell’ATP: sarà permesso il coaching? Djokovic a favore, Federer si oppone!

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‘Fue Buena’ riporta di una possibile svolta nel tennis ATP: il coaching potrebbe diventare ‘legale’, ma tanti tennisti, fra i quali Federer, non sono favorevoli

Secondo quanto riportato da “Fue Buena”, durante l’ultima riunione dei giocatori ATP a New York si è discusso di una possibile svolta nel mondo del tennis: introdurre il ‘coaching‘ anche nel circuito ATP. Come accade nella WTA, il coach potrebbe dare istruzioni al giocatore senza incorre in una multa, o nel peggiore dei casi in una sanzione che punisce il giocatore con un punto a favore dell’avversario, un game o addirittura l’intera partita.

LaPresse/Reuters
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Regola ampiamente aggirata con gesti e medoti ‘segreti’ di comunicazione, come spesso è stato accusato di fare Nadal. Prima Wawrinka, poi Fognini si sono accorti di qualche parola di troppo fra lo spagnolo e lo zio Toni, celebre lo sfogo dell’azzurro “fa sempre la stessa cosa, sempre la stessa cosa“, sottolineando lo strano comportamento di Nadal e del suo ‘angolo’.

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Non è da meno Novak Djokovic, che ha candidamente ammesso di utilizzare, come tanti altri, questi ‘trucchetti’: Boris e io abbiamo i nostri modi di comunicare, lui mi dice se sto facendo bene o male. Non credo di prendere in giro nessuno. È più di carattere motivazionale piuttosto che pratico, non mi dice dove tirare la pallina, ma sono certo che molti giocano si dirigano apposta verso l’angolo per comunicare con il loro allenatore. Penso che questo non sarebbe sempre un male se lo si rendesse una forma di comunicazione regolare.

LaPresse/ Adam Davy/PA Wire
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Completamente contrario, come dimostrato da un’intervista di qualche anno fa, è invece Roger Federer: se ciò accadrà, speriamo di essere già andati in pensione. Non credo che sia giusto, anche perché non tutti possono permettersi un allenatore. Credo che sia bene poter guardare il proprio allenatore per un sostegno morale, ma penso anche che il tennis dovrebbe rimanere l’unico sport in cui non vi è alcun allenatore in campo. Favorevoli o contrari che siano, i tennisti ATP pensano ad un notevole cambiamento: non ci resta che aspettare.

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