MotoGp, Scribano racconta Lorenzo: “Jorge? Psicologo di se stesso”

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Il fisioterapista siciliano Claudio Scribano racconta Jorge Lorenzo

La stagione 2016 di MotoGp sta per terminare: Marquez si è aggiudicato il titolo Mondiale a Motegi, Rossi si è assicurato il secondo posto mentre Lorenzo deve fare l’ultimo sforzo a Valencia per portarsi a casa il terzo posto prima di iniziare una nuova avventura a bordo della Ducati.

I campioni delle due ruote hanno regalato tanto spettacolo quest’anno, durante il quale non sono mancati i colpi di scena e purtroppo anche le tragedie, come la morte di Luis Salom.

LaPresse/XinHua
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Una vita faticosa quella dei piloti di MotoGp, che al contrario di quello che molti pensano, non devono solo salire a bordo delle loro moto e guidare come se fosse un semplice scooter. Tanto allenamento, tanta fatica e tanti rischi. Ma anche tanta terapia e cura del corpo. Massaggi, trattamenti, allenamenti specifici: tante sono le cose che i campioni delle due ruote devono fare e tantissime sono le persone che li seguono. Medici e fisioterapisti infatti si prendono ogni giorno cura del corpo, ma anche della mente, dei campioni delle due ruote.

claudio scribano jorge lorenzoIn una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, Claudio Scribano ha raccontato il suo lavoro e la sua esperienza al fianco di Jorge Lorenzo: “io lavoro con Jorge, ma per me lui adesso è soprattutto un amico. Come lo è stato Marco Borriello. Loro due per me sono speciali, gli altri solo clienti. Nel 2015 avevo detto basta perché ero sempre via, mia moglie Concetta “minacciava” il divorzio e poi c’era da aiutare i miei figli, Angelo e Nadia, nel loro studio. Però poi quest’anno Jorge ha provato a farmi tornare e a me mancava lavorare con lui“, ha spiegato il siciliano.

Alessandro La Rocca/LaPresse
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“Io sono  solo un fisioterapista che studia il comportamento del corpo e l’integrazione della mente con il movimento. Il vero psicologo di Jorge è lui stesso“, ha aggiunto il fisioterapista del mariochino che poi racconta come ha incontrato il pilota Yamaha: “ero a Barcellona per lavorare con Josef Airam, campione del mondo di triathlon e lui mi chiese di dare un’occhiata a questo suo amico motociclista. Io, Jorge, non sapevo neanche chi fosse. Lo incontrai, gli piacque il mio lavoro e mi chiese di seguirlo per qualche gara. E li è cominciato tutto“.

LaPresse/PA
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Con Jorge applichiamo le tecniche classiche, massaggi, terapia manuale, manipolazione posturale e stretching. Ma dalla mia esperienza provo ad andare oltre, con un nuovo tipo di lavoro che determina un miglioramento del trauma o della prestazione. Si tratta di togliere dalla mente determinati schemi, rimemorizzando il propriocettore e cancellando di fatto quello che è il ricordo del trauma“, ha aggiunto Scribano che non i suoi “clienti” ha spesso un rapporto che va oltre al semplice lavoro: “la nostra intesa si basa anche sulla grande cura dei dettagli. Jorge è un atleta preparato che conosce bene il suo corpo, ma anche l’ambiente che lo circonda. Non si stanca mai di lavorare, che sia con il suo preparatore Marc Rovira o con me. “Facciamo un po’?”, mi dice ogni volta. È un grande stratega, bravo a “programmarsi”. Ha bisogno di avere quasi tutto perfetto attorno a sé e nel momento in cui si integra con la sua moto diventa imbattibile“, ha concluso.

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