Mondiali di scacchi, pari e patta tra Carlsen e Karjakin: adesso si va al tie-break

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I due sfidanti sono adesso fermi sul 6-6, mercoledì la resa dei conti al tie-break: Carlsen sfida Karjakin per un pazzesco titolo mondiale

Non è stata praticamente giocata la 12a partita del mondiale di scacchi tra Magnus Carlsen, norvegese, detentore del titolo, e Sergey Karjakin, russo di origine ucraina, sfidante: l’incontro è finito in parità in 30 mosse (il minimo obbligatorio per contratto) giocate in meno di mezz’ora. Risultato finale 6 a 6, ma il regolamento non prevede il pareggio. Così, come 4 anni fa nella sfida Anand-Gelfand, il mondiale verrà deciso quindi dal tie-break di gioco rapido. Serata finale, in cui comunque il titolo iridato sarà assegnato, mercoledì 30 novembre (tra l’altro giorno del 26’ compleanno di Carlsen) con inizio alle ore 20 italiane.

Nel tie-break si inizia con 4 partite da 25 minuti a testa con incremento di 10 secondi a mossa. In caso di parità si giocano due partite ‘lampo’ da 5 minuti a testa con incremento di 3 secondi a mossa. In caso di ulteriore parità altre due partite lampo, poi altre due, e così via fino a cinque volte. Perdurando la parità si disputerà la ‘armageddon’ o “sudden-death”: 5 minuti al bianco, 4 minuti al nero, con incremento di 3 secondi a mossa ma solo a partire dalla 61esima; per il Nero due risultati utili, la vittoria e il pareggio. Anche se si immaginava che la partita di questa sera sarebbe finita in parità, non ci si aspettava una conclusione così rapida: evidentemente i due giocatori si sono accordati prima dell’incontro.

Molta delusione tra il pubblico pagante che ha affollato ancora una volta il Fulton Market Building di New York, uno dei punti di riferimento del commercio ittico di Manhattan. Da notare che essendo arrivati allo spareggio, la borsa di un milione di dollari vedrà il vincitore incassare solo il 55% (sarebbe stato il 60% finendo entro le 12 partite a tempo lungo).

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